Bon Jovi e Dynamo

Tre settimane fa è stato caricato su Youtube il lyric video di Living Proof, canzone di Bon Jovi.

Al giorno d’oggi è impensabile fare uscire un singolo senza il video, visto che le radio stanno diventando televisioni musicali e hanno bisogno di riempire lo schermo con immagini in movimento.

Ma realizzare un video fatto bene costa, e ha bisogno di un’idea forte. L’alternativa è qualla di realizzare un lyric video ossia impaginare in maniera creativa il testo della canzone, con grafiche accattivanti, per tenere fissa l’attenzione dello spettatore.

È questo il caso della canzone in questione, dove vengono disegnati cartelli stradali e insegne di tutti i generi attorno a una macchina in movimento, usando solo quattro colori: bianco, giallo, rosso e nero.

A volte le lettere sono già scritte, altre volte compaiono parola per parola, o lettera per lettera all’interno dei cartelli vuoti.

In gran parte sono lettere maiuscole, ma di tanto in tanto compaiono anche parole scritte in minuscolo.

Tutte le scritte del video sono realizzate usando lo stesso font, che riconosco facilmente perché è lo stesso che stava sulla confezione del gioco da tavolo Cluedo qualche decennio fa.

Ma come si chiamava?

Mi vengono in mente solo nomi che non c’entrano niente, tipo Advertisers Gothic o Revue.

Inutile cercare i font simili sfruttando l’apposita funzione di Identifont, perché quello che esce può avere anche lo stesso numero di grazie, ma non è qualcosa di intercambiabile col font in questione. Cambia proprio lo spirito con cui sono disegnate le lettere: spessore dei tratti, inclinazione dell’asse, salta perfino la distinzione tra lettere disegnate geometricamente e lettere tracciate a mano.

Per fortuna ci avevo già scritto un post. Il font in questione si chiama Dynamo ed è stato disegnato nel 1930 da K. Sommer.

Identifont lo conosce nella versione di Elsner+Flake, di Alan Meeks (Mecanorma) e Itc.

Il disegno originale venne realizzato per la Ludwig & Mayer nel 1930.

Una versione gratuita realizzata da Dieter Steffmann è stata caricata su Dafont nel 2006, totalizzando da allora 485 mila download totali, gli ultimi 128 ieri.

Il nome in questo caso non è quello originale, ma Nougat, che è una categoria di dolci con mandorle o nocciole tritate, di cui fa parte anche il torrone.

Fonts In Use raccoglie 26 segnalazioni del Dynamo, l’ultima delle quali riguarda una vecchia edizione di un libro di George Orwell in cui è stato accoppiato al carattere gemello Motor, che si basa sulle stesse lettere ma ha linee bianche all’interno delle aste che suscitano l’impressione di movimento e di velocità.

Le segnalazioni del Motor sono solo quattro. Tra queste viene inclusa anche una copertina di un libro di Marinetti, poeta futurista, stampato nel 1942 dove in effetti non è stato usato il font originale, ma un adattamento un po’ traballante.

Il sito riconosceva sulla stessa copertina il Semplicità di Butti, il Kabel di Rudolf Koch e il Landi.

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