Cousine

A sinistra Courier New, a destra Cousine. Le metriche sono compatibili (in ogni riga ci entra lo stesso numero di lettere, e le righe hanno la stessa altezza automatica). Lo spessore dei tratti e l'altezza delle lettere sono diversi. Ma soprattutto le lettere del primo font hanno le grazie, quelle del secondo no.
 

L’unico monospace di Google Fonts a supportare la lingua ebraica è il Cousine, di Steve Matteson.

Il font ovviamente supporta anche la scrittura latina, ma mentre le lettere latine sono serif, quelle ebraiche sono sans.

Nelle lettere latine è relativamente facile trasformare un sans in un serif: basta aggiungere dei trattini perpendicolari alle estremità. In realtà bisogna variare anche gli spessori, ma non negli slab che sono praticamente dei sans con grazie rettangolari aggiunte, come è appunto il caso del Cousine, nella parte latina.

Nelle lettere ebraiche invece la distinzione tra sans e serif ha più a che vedere con le caratteristiche calligrafiche dei tratti: nei serif i tratti sono ondulati e lo spessore varia, mentre nei sans i tratti hanno andamento geometrico, sono rettilinei o a curva semplice, e a spessore costante.

Scegliere le forme sans per un monospace porta a delle conseguenze indesiderate. Nella parola נולדו ad esempio la lettera vav (la seconda a partire da destra) resta pressoché isolata, mentre le successive lamed e daled sono vicinissime tra di loro.

Le metriche del Cousine sono le stesse del Courier, il più popolare monospace in circolazione, distribuito con Microsoft Windows, che pure ha il supporto per la scrittura ebraica.

In questo caso però le lettere ebraiche sono state disegnate con le stesse regole dei serif, quindi le lettere strette sono state allargate. Vav ha una grazia che dall’estremità superiore si allunga verso sinistra, e lo stesso avviene per la lettera iod, che nel Cousine è una specie di apostrofo rettangolare verticale, mentre nel Courier è formato da due segmenti che si incontrano ad angolo retto. 

 

Qui il Cousine, a destra, è stato messo a confonto coll'Arial, a sinistra. L'Arial non è monospace e il testo che ne viene fuori ha un aspetto più compatto. Le lettere sono disegnate pressoché sugli stessi principi di base. La principale eccezione è la samech, che nell'Arial è circolare come se fosse una o.

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