Clearface Gothic

Cristina D’Avena è in tour in giro per l’Italia. Mi è capitato di vedere di recente una delle sigle cantate da lei, quella del cartone animato “Vola Mio Mini Pony”.

Il titolo del cartone compariva in giallo davanti all’immagine del cavallino che volava in cielo tra nuvolette bianche.

Provo a passare la parola “Pony” a What The Font per provare a identificare il carattere, ma ottengo risultati fuorvianti. Il fatto è che nella parola mancano lettere significative, anche se la forma della y mi pare abbastanza distintiva. Manca la i, che nei risultati mi compare col punto di forma non circolare, e la l, che nei risultati viene curvata anziché dritta.

Allora faccio un altro tentativo con la parola “Vola”, dove pure c’è una a dalla forma caratteristica.

E la risposta corretta viene fuori al primo tentativo: Clearface Gothic, disegnato da Morris Fuller Benton per American Type Founders nel 1910, digitalizzato poi dallo staff della Linotype e presente oggi anche nel catalogo Adobe e Urw.

Guardando l’intero set di lettere noto un sacco di particolari curiosi, come l’asta obliqua superiore nella K maiuscola e minuscola, stranamente curvata all’ingiù, il tratto della e in salita, il vertice delle lettere A, V e W, il numero 4 aperto, e la stranissima & con un solo occhiello e col lato superiore piatto.

Tra i caratteri simili segnalati da Identifont c’è ben poco di simile: nella lista compaiono Helvetica, Univers, Verdana, ITC Franklin Gothic e Bell Gothic Light.

Tutti font dall’aspetto abbastanza geometrico, mentre nel Clearface c’è qualcosa dall’aspetto umano, non soltanto nell’andamento dei contorni ma anche nel fatto che le lettere non vengono disegnate in maniera simmetrica. Basta vedere la lettera M, che appare varie volte nel titolo del cartone, nella versione Bold, e ancora di più nella Black: le aste verticali hanno spessori diversi, oltre ad avere un accenno di scampanatura alle estremità.

Tutt’al più, volendo creare una scritta dall’aspetto insolito, si potrebbe puntare sul Barmeno, disegnato da Hans Reichel nel 1983 per Berthold, che pure compare nella lista dei caratteri simili stilata da Identifont.

Col nome Clearface esiste anche un serif, disegnato sempre da Benton alcuni anni prima, nel 1907. Anche qui c’è una e col trattino in salita, un 4 aperto, un vertice particolare in A, V e W, una & senza occhiello superiore, ma l’aspetto è quello di un normale serif.

Identifont lo mette in relazione col Cheltenham, il cui disegno dovrebbe risalire addirittura al 1904.

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