Bokor

Su Google Fonts si può trovare il Bokor, un font che ha l’aspetto di un blackletter dalle forme molto morbide. Gli angoli sono arrotondati, le linee non sono proprio spezzate ma spesso curvano dolcemente.

Questa è la descrizione fornita dal sito: “Bokor è un font khmer display, adatto per titoli, sottotitoli e banner”.

Tutto qui. L’autore è un certo Danh Hong, di cui c’è la foto. Ha anni di esperienza nella creazione di font khmer e di altre lingue del sudest asiatico.

Partecipa al progetto KhmerOS, che permette ai cambogiani di imparare ad usare i computer nella loro lingua.

A differenza di molti font dedicati a lingue straniere, in cui gli specimen mostrano lettere di scritture non latine, le anteprime del Bokor sono tutte in lingua inglese.

Purtroppo però il font non è adatto a scrivere in italiano, perché mancano le lettere accentate.

Poco male: la licenza del font è Ofl, quindi in teoria chiunque potrebbe modificarlo a piacimento aggiungendoci le funzionalità di cui ha bisogno.

Almeno, questo è ciò che sappiamo. Il testo sul sito si limita a dire “Puoi usarlo nei tuoi prodotti e progetti, stampati o digitali, commerciali o no”, senza riferimenti alle modifiche e tutelandosi poi con l’aggiunta: “Questo non è un consiglio legale, per favore considera di consultare un avvocato e vedi la licenza completa per tutti i dettagli”.

Comunque c’è il link al sito dedicato alla Open Font License, dove c’è scritto che i font coperti da questa licenza si possono modificare e redistribuire, ma con alcune limitazioni. In alcuni casi ad esempio prima di redistribuirli in versione modificata bisogna cambiare il nome.

Su Google Fonts ci sono ben 22 font attribuiti a Danh Hong.

Il più trendy al momento è il Koh Santepheap, serif in cinque stili, seguito dallo slab pesante Angkor, 1 stile, dal maiuscolo sans stretto Koulen, dallo slab leggero Hanuman e dal sans Nokora.

Nella lista compaiono anche vari handwriting.

Purtroppo hanno tutti lo stesso problema: così come sono non possono essere utilizzati per scrivere in lingua italiana, perché mancano le lettere accentate.

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