Formiche

Il sito di informazione italiano Formiche.net ha una testata scritta in caratteri seif molto particolari. Le lettere f, r e c hanno un’estremità superiore curvata a onda.

Ovviamente il primo font che mi viene in mente è l’Alice, di Ksenya Erulevich e Cyreal, scaricabile da Google Fonts. Solo che non si tratta dello stesso. Prima di tutto perché l’Alice è disponibile in un solo peso, Regular, mentre qui abbiamo un Bold. E secondo perché i dettagli non coincidono, dal modo in cui sono disegnate le grazie al fatto ad esempio che la e dell’Alice ha lo spigolo sulla destra arrotondato.

Provo a usare i servizi di riconoscimento automatico, ma il risultato è anche più deludente, in un certo senso, perché evidentemente i software prendono in considerazione soprattutto la larghezza delle lettere e il peso delle aste, trascurando invece i dettagli.

Così What The Font, ricevendo un’immagine della testata di Formiche, restituisce al primo posto Milk And Honey Regular di Gatype, che ha grazie triangolari e tratto centrale della e in salita. Al secondo c’è il Bigola Display Regular di Great studio, dove le lettere frc hanno l’estremità superiore a goccia.

Al terzo c’è il Transcity Regular di Ahmad Jamaludin, che ha le estremità a onda ma le forme sono molto più esuberanti, e la e è senza spigoli.

E così via: Al Crystasea Thin di Aluyeah Studio con grazie triangolari, Bastia Bold di Jen Wagner Co con estremità a goccia, Al Britania Ligatura Regular di Aluyeah Studio, con estremità a goccia ed e dalle forme sinuose.

Non va meglio con il Matcherator di Font Squirrel.

Al primo posto suggerisce il Garamond Nova Pro Bold di Softmaker, in cui f e c hanno l’estremità superiore a forma di triangolo con gli angoli arrotondati.

Al secondo c’è il Carrig Pro Black di Paulo Goode, estremità superiori a goccia.

Al terzo addirittura il Century Schoolbook Fs Bold di Fontsite Inc, con estremità superiori a bottone.

Attivando anche l’opzione MyFonts, questo motore di ricerca mette il Georgia Bold di Ascender al primo posto, seguito da Kepler Std Caption Bold di Adobe e dopo alcuni di quelli già visti il Tex Gyre Schola Bold di Gust e-foundry.

Insomma, di alternative ne troviamo a bizzeffe, ma di corrispondenze esatte nessuna.

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