PR8 Charade e Adrogyne

Gara automobilistica, sul cofano di una delle vetture c’è il logo dello sponsor, una caffetteria di cui conosco il proprietario. C’era anche l’anno scorso, ma noto che c’è qualcosa che non quadra, qualcosa di diverso.

Lo fotografo e me lo studio poi con calma.

Il nome del locale è scritto nello stesso font dell’anno scorso, l’Allura, di Robert Leuschke, scaricabile gratuitamente da Google Fonts.

Mi hanno detto che il logo è stato fatto con Canva, e l’Allura è appunto uno dei tanti caratteri utilizzabili all’interno del sito.

Canva è disponibile anche in versione gratuita, per cui si può accedere semplicemente inserendo l’indirizzo e-mail e si possono esplorare i vari template e le liste di caratteri tipografici (alcuni sbloccabili solo dagli utenti a pagamento).

I nuovi font che vedo nel logo però non fanno parte di questa lista, né sono riconosciuti dal What The Font di My Fonts, né dal Matcherator di Font Squirrel.

Passo un po’ di tempo a grattarmi la testa per decidere cosa fare, alla fine mi rivolgo al sito WhatFontIs.com. E arrivare alle risposte è semplicissimo. Basta caricare la foto della scritta, bastano poche lettere, eseguire qualche regolazione (separare le lettere se sono unite, stabilire quali sono...) ed ecco che vengono fuori subito i risultati. Attinti anche da piattaforme diciamo non ufficiali.

Risultato dell’operazione: la scritta che nel logo sovrasta il nome del laboratorio, che l’anno scorso era pure in Allura, è stata convertita, chissà perché, in un altro calligrafico, che sarebbe PR8 Charade.

Il file si può scaricare anche da Dafont. L’autore sarebbe un certo Digital PR8, che ha caricato soltanto un altro font sul sito. La pagina dei commenti è piena di richieste su come utilizzare il carattere in progetti commerciali, ma non arriva nessuna risposta. La licenza sarebbe gratis solo per uso personale, ma manca un sito ufficiale a cui rivolgersi per la licenza commerciale.

A dire la verità non è detto che il font sia proprio questo. Anche sul logo che ho fotografato ci sono problemi nel modo in cui le lettere si congiungono con quelle adiacenti, ad esempio la o e la g, però certi tratti mi sembrano più rifiniti, anche se la foto fatta al volo col cellulare non è poi così di qualità.

Qualcuno ha ritoccato un file scarso per migliorarlo un po? O questa è la versione scarsa di un font commerciale? Non credo, sarebbe risultato dagli altri motori di ricerca, o no?

Comunque, tornando al logo, l’indirizzo dell’attività l’anno scorso (e sul sito) è scritto in un normale serif grassetto mentre nell’adesivo che hanno attaccato sulla macchina è in corsivo italico, sempre dello stesso peso.

Per dire: la f ha un tratti discendente che curva verso sinistra, mentre la l ha un occhiello sul tratto ascendente.

Anche qui What Font Is non ha nessuna difficoltà a riconoscere il carattere. Androgyne, di Dimitri Castrique, anche questo scaricabile gratuitamente da Dafont, stavolta con licenza donationware.

E però c’è qualcosa che non mi torna: sul logo compare una r stampatella diciamo (asta a sinistra con tratto superiore che si protende verso destra) mentre nel font in questione ci troviamo la r calligrafica (tratto concavo orizzontale in alto con curva che scende da destra).

Non è il font giusto? Ci hanno aggiunto una lettera?

In realtà il carattere è quello. Solo che nell’anteprima che si può vedere sul sito non vengono visualizzati tutti i glifi inclusi. Ci sono le lettere normali, i numeri, i segni di interpunzione e matematici, nonché le lettere accentate. Ma scaricando il file e guardandoci dentro (in OpenOffice: Inserisci/Caratteri Speciali) si vede che al suo interno c’è anche la versione stampatella della lettera r, che appunto è stata usata dal grafico in questo caso.

Certo, la scelta di rinunciare ai font di Canva e a quelli di Google per usare quelli di Dafont lascia un po’ perplessi, ma questo è.

Quando ti passa davanti a tutta velocità un’auto da corsa già è tanto se riesci a vedere la scritta.

Comunque, lo stesso logo stava anche sul baule posteriore ma... nella versione dell’anno scorso! La scritta era la stessa, i caratteri erano diversi. Boh.

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