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Numeri babilonesi

In un video in inglese su Youtube una professoressa dell’università di Cambridge spiega aiutandosi con una lavagna, in cinque minuti, come funzionavano i numeri babilonesi. I numeri 1, 2 e 3 erano semplicemente una, due e tre linee verticali. I numeri 4, 5 e 6 erano tre trattini verticali corti al disopra di uno, due o tre tratti verticali lunghi. Per 7, 8 e 9 funziona lo stesso meccanismo: in pratica i trattini si mettono in file di tre, in maniera tale che non c’è bisogno di contarli ma basta uno sguardo complessivo per rendersi conto di che numero è. Le decine venivano ottenute invece formando un angolo tra due lati obliqui, con la punta verso sinistra. Uno significava 10, due affiancati erano 20, tre erano 30 unità. Per 40 e 50, i primi tre segni formavano una fila in obliquo, e gli altri venivano aggiunti in basso a destra. Arrivati a 60, i babilonesi ricominciavano dall’unità, perché il loro modo di contare era in base 60. Abitudine che è sopravvissuta ai secoli, tant’è

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