OpenOffice Calc, righe a colori alternati. Acme
Chiaramente è possibile colorare separatamente lo sfondo delle celle di ciascuna riga, oppure selezionare le righe alternate o vari gruppi di celle tenendo premuto il tasto Ctrl e cambiare lo sfondo a tutte in un colpo solo, ma il modo più comodo per cambiare in un attimo lo sfondo di tutte le righe dispari (o pari) dell’intero documento è procedere alla formattazione condizionale.
Si selezionano tutte le celle cliccando sul riquadro vuoto che rimane in alto a sinistra (all’intersezione tra la riga con i nomi delle colonne e la colonna coi nomi delle righe).
Poi si clicca sul menu Formato e su Formattazione Condizionale.
Qui si sceglie “La formula è”, nel menu a discesa e si digita:
RESTO(RIF.RIGA();2)=1
Rif.riga() è una funzione che restituisce il numero della riga di cui la casella fa parte.
Resto(;) è una funzione che restituisce il resto di una divisione tra due numeri, che in questo caso sono il numero della riga e il numero due.
L’uguaglianza serve per stabilire se il numero è dispari: se il resto della divisione tra il numero della riga e il numero 2 è uguale a 1, allora verrà applicato lo stile specificato sotto.
Prima di premere Ok bisogna ricordarsi di specificare lo stile, scegliendo dal menu a discesa, se già l’abbiamo definito, o altrimenti definendone uno nuovo.
Cliccando su Nuovo Stile si apre una finestra contenente varie schede. Quella che ci interessa è quella intitolata Sfondo. Lì scegliamo il colore che vogliamo per lo sfondo di tutte le celle dispari, ad esempio il grigio. Premiamo Ok, poi di nuovo Ok e l’intera tabella è impostata a righe alterne.
Ovviamente possiamo immaginare una tabella colorata in due colori diversi, ad esempio giallino e azzurrino. In questo caso dobbiamo usare due delle condizioni previste nella finestra della Formattazione Condizionata. La formula da inserire nella seconda casella è simile alla prima, con la differenza che anziché finire per 1 finisce per 0. In questo caso il colore che andremo a scegliere nel pulsante sottostante sarà applicato solo alle righe pari.
La spiegazione dettagliata di come funziona questo meccanismo si può trovare sul blog TheJoe. L’autore dice che il sistema è meno intuitivo di quello che si trova in altri software, e che per l’utente medio può essere macchinoso e incomprensibile. Ma per quanto mi riguarda servono pochi minuti per rendersi conto del funzionamento della formula, e pochi secondi per applicarla a qualsiasi documento.
A proposito di TheJoe, interessante il font che è stato utilizzato per i titoli dei post. Si tratta dell’Acme, attinto dai server di Google. Un font che non capita di vedere in uso spesso. (I testi invece sono in Ubuntu).
Il font arriva dal sud America, è firmato Juan Pablo del Peral e Huerta Tipographica. È ispirato al mondo dei fumetti, le lettere sans-serif hanno dei terminali tagliati in obliquo secondo angoli diversi, le aste non hanno spessore costante. Mi pare che non abbia il supporto per nessun alfabeto non-latino, ma le lettere accentate che ci servono per scrivere in italiano ci sono tutte.
Commenti
Posta un commento