Enciclopedia Universo
Bisogna sapere che nella forma dei caratteri senza grazie esistono due scuole di pensiero. La prima è quella dell’Helvetica, diciamo, per cui l’asta della t curva in basso verso destra, mentre l’asta della a curva in alto verso sinistra, al di sopra dell’occhiello (double storey). La seconda scuola è quella del Futura, per cui la t è cruciforme, mentre l’asta della a è un semplice segmento verticale (la a è simmetrica sull'asse orizzontale, lo t lo sarebbe su quello verticale, se non fosse che il tratto orizzontale che spunta in avanti è più lungo di quello che spunta indietro).
Esistono anche delle forme intermedie. Alcune versioni del Futura per esempio hanno la t curvata in basso e la a single storey. Ma la combinazione opposta? T cruciforme e a double?
Questa mi era sfuggita. E in effetti se uno cerca tra i fonts di Google questa combinazione non la trova quasi mai. Fanno eccezione alcuni font un po’ sbilenchi, fumettistici diciamo, e altri font poco usati che comunque non hanno nulla a che vedere con quello usato nei ’60, che è abbastanza equilibrato.
Si distinguono Federo, stile art deco, con l’asta centrale della E decentrata verso l’alto, Krona One, semi-extended, e Coda Caption, ultra bold.
Andando a caccia di qualcosa di simile su Myfonts sono incappato in un Semplicita Pro. Lì per lì non ci ho fatto caso al nome. Ma poi leggendo la descrizione è venuto fuori che gli autori (Canada Type) si sono ispirati ad un vecchio font di Alessandro Butti, dell’italiana Nebiolo: Semplicità.
Il carattere, datato 1930, era una sorta di risposta italiana al Futura.
Scrive Luc Devroye che ci sono almeno tre font moderni che si sono ispirati a lui. Semplicita Pro, appunto, Simplo, e Semplicità, che si può scaricare gratis dal sito dello Studio di Lena.
Mentre il Semplicita Pro ha corretto la t originale, rendendola cruciforme appunto (a simmetria verticale), gli altri due sono fedeli all’originale, su questo dettaglio. L’asta orizzontale della t spunta soltanto a destra (come nel moderno Ubuntu), ma l’asta verticale non curva e termina in verticale.
Chiaramente quello dell’enciclopedia Universo non è il Semplicità. A quest'ultimo mancano troppi dettagli, tra cui la punta in basso della a minuscola. Come invece c’è nel Sans No.1, della Monotype, carattere senza autore e senza data su Identifont.
Ma sull’era pre-informatica, le informazioni che circolano su internet sono spesso scarse e frammentarie.
Tra i caratteri moderni che hanno adottato questo accoppiamento inconsueto, su Myfonts ci sono il Biotif (Degarism Studio), il Carisma (CastleType) e il Bergen Sans, che però complica parecchio le cose, inclinando a sinistra l’estremità superiore della t (come fece pure Erbar nel 1926), ma puntando sulla e con asta obliqua che è tutta un'altra storia.
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