La punta della A

C’erano dei caratteri senza grazie che avevano un aspetto molto da anni 30. Notavo che avevano qualcosa di strano, ma non mi ero mai soffermato su cos’era.
Poi ci ho fatto caso. La cima della A maiuscola. La parte superiore era a punta. E bastava quello per dare un effetto insolito al carattere.
È una soluzione adottata da Futura e simili (Tw Cen), nelle versioni regular. In quelle bold la cima è tagliata.
Da lì mi sono reso conto che l’Helvetica, l’Arial, il Verdana, il Tahoma, eccetera, hanno tutti la vetta della A spianata, orizzontale. Chi l’avrebbe mai detto?
E nei caratteri con grazie? Anche qua, avrei detto che la punta è la regola. E mi sarei sbagliato.
La A del Times New Roman è a punta? Provate ad ingrandirla a 96 e oltre, e vi rendete conto che c’è un piccolo tratto orizzontale sulla cima. Qualcosa di impercettibile, ma abbastanza da renderla meno aguzza del Futura e del Tw Cen.
Il Garamond in qualche versione adotta la stessa soluzione, un po’ più accentuata. In altre invece il tratto spesso, quello che sale da destra, termina con uno spiovente, più vicino all’inclinazione dell’altro versante della lettera che ad una linea orizzontale. Nulla in confronto al Caslon, dove il tratto che sale da destra spunta al di fuori della lettera. La cima è curva, in discesa, e sporge un po’ a sinistra. Come il tetto di un’abitazione.
La soluzione più strana, per quanto mi riguarda, è invece quella del Courier. Che al di sopra della A ha una specie di pensilina che si allunga in orizzontale verso sinistra. Il Courier è un carattere monospace, in cui tutte le lettere hanno la stessa larghezza. Nasce per dare contesto familiare, in ambito informatico, a coloro che erano abituati alle macchine da scrivere. È molto usato, da chi scrive i copioni di Hollywood o i programmi di contabilità di banche e aziende. È entrato a far parte del logo dell’Agenzia delle Entrate, per esempio. Ma una A fatta così non ha nulla a che vedere con i caratteri delle macchine da scrivere, per lo meno quelle che si usavano qui.
Altri caratteri, meno usati, hanno soluzioni diverse. Nel Rockwell la A è sormontata da un segmento che spunta simmetricamente sia a destra che a sinistra. La stessa soluzione è applicata da Italia, un tipo caduto un po’ in disuso, dalle proporzioni un po’ insolite. Ce ne sono versioni in digitale sia di Adobe che di Itc.
Dimentico qualcosa? Ah, sì, la A con la grazia superiore che gira verso destra. Ma è una scelta poco diffusa, e che al momento non mi dice proprio niente.

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