La d minuscola nel medioevo

Nel medioevo la d minuscola era diversa da come la disegniamo oggi: non aveva l’asta verticale lunga, ma corta e obliqua. In certi testi molto antichi era una specie di o con un ciuffo che spuntava a sinistra praticamente in orizzontale. Nei normali caratteri textura, diffusi ancora oggi per richiamarsi al medioevo, la d era una specie di o rettangolare, stretta e spigolosa, con una corta asta che spuntava in alto, in obliquo da destra verso l’alto a sinistra.
Ma nel medioevo non c’era solo la gotica libraria. C’erano anche tante scritture a mano corsive. In alcune, l’estremità superiore della lettera non si fermava in alto a sinistra, ma curvava verso destra e tornava giù. Come a formare una specie di s o di 8.
L’uso è quasi dimenticato. Ne resta qualche traccia in alcuni fonts. Su Dafont c’è lo Xenippa, che fa questo lavoro, lasciando la lettera aperta; il Wirwenzlaw, in cui anche il tratto superiore si chiude. C’è poi il Dufay, e un 1413 Cursive, dove però l’anello superiore della d si chiude in senso antiorario
Questi font non sono necessariamente basati sul corsivo. Alcuni mi sembrano bastarda. Non è una parolaccia, è un termine tecnico per indicare quelle scritture librarie contaminate dalla forma corsiva delle lettere. Una cosa intermedia, una via di mezzo.
Lo Xenippa, che mi pare il più gradevole alla vista, è firmato da Pia Frauss, che ha all’attivo altri caratteri da museo, tra cui il già nominato WirWentzlaw e un Dei Grazia che, per forma delle lettere, è un capolavoro. Belle le iniziali gotiche tracciate con pennino e inchiostro (con tanto di tratti sottili, come nelle librarie), e la d minuscola, che ha un anello chiuso superiore molto allungato.
Per passare a quelli a pagamento, c’è un 1420 Gothic Script su Myfonts a 32 euro. Ispirato alle lettere maggiormente in uso “tra 1300 e 1500”, spiega la didascalia, è “un compromesso tra verità storica e uso contemporaneo”. Realizzato con i consigli di un professore parigino, contiene numerose legature.
C’è un Bastardre Hand, con d a forma di delta, e anello superiore che non si chiude del tutto (27 euro). Un 1495 Bastarde Lyon, che contiene l’effetto dell’inchiostro che si sparge nelle pieghe della carta ruvida.
Poi, nient’altro di interessante, sotto la tag medieval.
Ma qualcosa tra i caratteri simili si può trovare.
A me ha colpito l’Amadeo, della Monotype, che ha una d che si chiude in alto in senso antiorario. Il tratto sale su curvo, gira a sinistra, scende e rispunta a destra all’altezza del livello superiore dell’anello sottostante. Sempre una d a due livelli, ma col livello superiore realizzato nel senso opposto rispetto a quello che abbiamo visto finora. Mi pare di ricordare che si usava già nel medioevo, questa tecnica, anche se non l’ho trovata digitalizzata. Amadeo non ha nulla a che vedere col medioevo. È quello che uno potrebbe scrivere con una penna biro su un blocco per gli appunti. Però ha questa d strana. Interessante.

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