Uno, Anagni-Alatri
Il numero di aprile del mensile della diocesi di Anagni-Alatri si apriva con la tragica notizia dell’omicidio avvenuto da poco, che aveva monopolizzato per un po’ l’attenzione di giornali e talk show nazionali. C’è un toccante editoriale del direttore, con una parte dell’omelia del vescovo al funerale del ragazzo ucciso.
Ma con quale font è scritto il titolo di apertura?
È un font senza grazie, con m e n in stile Bauhaus.
Una caratteristica insolita, sembrerebbe facile da identificare: su Identifont c’è una lista già fatta nella categoria Unusual Features.
E invece là dentro il font in questione non si trova.
Una lettera caratteristica è la E maiuscola. Non è curva come nel Bauhaus, e soprattutto ha il trattino centrale molto più corto degli altri due, scelta abbastanza insolita, in questa categoria di fonts.
Che si fa? In teoria ci si dovrebbe mettere a scorrere una lista di decine, centinaia di esempi di caratteri alla ricerca di quello giusto, ma c’è una scorciatoia. Tra le proprietà del file Pdf ci sono anche i nomi dei font utilizzati. Così si può arrivare al nome senza nessuna fatica.
Il font in questione è... il Duepuntozero, della Zetafonts. Azienda italiana, in cui ci siamo già imbattuti varie volte, che ha fornito i caratteri per il Luccacomics dell’anno scorso, il sito dell’Assemblea Nazionale di Azione Cattolica quest’anno, e che ha digitalizzato la scrittura di Zerocalcare.
Il font in questione si trova pure in download gratuito su Dafont (ma solo per uso personale). In effetti mi pare che la versione che si trova online non ha il segmento orizzontale della E così corto come quello che sta sul giornale.
Su Identifont il Duepuntozero lo conoscono, di nome, ma non hanno il sample, per questo non si trova.
Il resto della rivista è scritto soprattutto in Frutiger.
Il font del titolo di apertura della prima pagina varia di mese in mese.
Ma con quale font è scritto il titolo di apertura?
È un font senza grazie, con m e n in stile Bauhaus.
Una caratteristica insolita, sembrerebbe facile da identificare: su Identifont c’è una lista già fatta nella categoria Unusual Features.
E invece là dentro il font in questione non si trova.
Una lettera caratteristica è la E maiuscola. Non è curva come nel Bauhaus, e soprattutto ha il trattino centrale molto più corto degli altri due, scelta abbastanza insolita, in questa categoria di fonts.
Che si fa? In teoria ci si dovrebbe mettere a scorrere una lista di decine, centinaia di esempi di caratteri alla ricerca di quello giusto, ma c’è una scorciatoia. Tra le proprietà del file Pdf ci sono anche i nomi dei font utilizzati. Così si può arrivare al nome senza nessuna fatica.
Il font in questione è... il Duepuntozero, della Zetafonts. Azienda italiana, in cui ci siamo già imbattuti varie volte, che ha fornito i caratteri per il Luccacomics dell’anno scorso, il sito dell’Assemblea Nazionale di Azione Cattolica quest’anno, e che ha digitalizzato la scrittura di Zerocalcare.
Il font in questione si trova pure in download gratuito su Dafont (ma solo per uso personale). In effetti mi pare che la versione che si trova online non ha il segmento orizzontale della E così corto come quello che sta sul giornale.
Su Identifont il Duepuntozero lo conoscono, di nome, ma non hanno il sample, per questo non si trova.
Il resto della rivista è scritto soprattutto in Frutiger.
Il font del titolo di apertura della prima pagina varia di mese in mese.
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