Manuale delle Giovani Marmotte
Gli stencil sono sempre difficili da trovare. Già ho avuto problemi con quello usato per la testata di Internazionale (che resta sconosciuto). Ora mi ero messo a cercare quello utilizzato per la testata del primo manuale delle Giovani Marmotte, uscito per la prima volta nel 1969 e ristampato di recente.
Noto che la M è tagliata due volte in verticale. E che la A ha il tratto di sinistra separato dal resto della lettera. Soluzione che non viene usata quasi da nessuno. Arrivo a un Filmotype Quiet, su Myfonts, datato 1954, è lì mi fermo. Perché quando andiamo a esaminare la N, il Manuale ha un taglietto solo, mentre il filmotype ne ha due.
Myfonts non ha selezionato i caratteri simili, Identifont sì, ma è comunque un buco nell’acqua.
Mi soffermo così a notare le varie differenze. La G sul manuale ha lo spur in basso, nel Filmotype no. Sul manuale la gamba della R finisce in verticale, nel Filmotype invece si arriccia un po’ in avanti. E così via.
Le ultime edizioni del manuale hanno un font diverso, calligrafico (che non mi sono messo a cercare). Nel corso degli anni sono state sperimentate varie soluzioni.
Noto che la M è tagliata due volte in verticale. E che la A ha il tratto di sinistra separato dal resto della lettera. Soluzione che non viene usata quasi da nessuno. Arrivo a un Filmotype Quiet, su Myfonts, datato 1954, è lì mi fermo. Perché quando andiamo a esaminare la N, il Manuale ha un taglietto solo, mentre il filmotype ne ha due.
Myfonts non ha selezionato i caratteri simili, Identifont sì, ma è comunque un buco nell’acqua.
Mi soffermo così a notare le varie differenze. La G sul manuale ha lo spur in basso, nel Filmotype no. Sul manuale la gamba della R finisce in verticale, nel Filmotype invece si arriccia un po’ in avanti. E così via.
Le ultime edizioni del manuale hanno un font diverso, calligrafico (che non mi sono messo a cercare). Nel corso degli anni sono state sperimentate varie soluzioni.
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