Ritorno al futuro
Il logo del film Ritorno al futuro è particolare. Ispirandosi alla contraddizione tra tornare (andare indietro) e futuro (andare avanti), le parole venivano disposte su due righe. Nella riga superiore pendevano verso sinistra, in quella inferiore pendevano verso destra.
Ispirandosi a questa trovata, Cyril Bourreau ha realizzato un font gratuito, Back to the Future 2002, che si scarica su Dafont (181 downloads ieri).
Il trucco è quello di avere due set di lettere maiuscole, uguali ma con diversa pendenza.
Al posto delle maiuscole ci sono le lettere per la prima riga, al posto delle minuscole le lettere per la seconda riga.
Inoltre, al posto di minore e maggiore (< e >) ci sono i simboli delle frecce che servono per costruire il logo completo.
Al posto del simbolo & c’è la scritta “to the”, che nel logo originale compariva divisa in due righe con la stessa altezza complessiva della F.
Al posto della chiusa quadra c’è scritto “vers le”, cioè la scritta corrispondente in francese (dove il titolo sarebbe “Retour vers le futur”).
Nel titolo italiano il problema non si poneva, visto che la parola “al” poteva essere della stessa grandezza delle altre due parole.
Ci sono poi altre frecce con scritto “part”, e tre simboli coi numeri romani I, II, e III (è una trilogia).
Dell’autore, o presunto tale, non si sa niente. Su Dafont c’è solo questo file.
Vari utenti erano interessati ad un uso commerciale del font, ma non risulta che qualcuno abbia mai risposto alle loro richieste.
Ispirandosi a questa trovata, Cyril Bourreau ha realizzato un font gratuito, Back to the Future 2002, che si scarica su Dafont (181 downloads ieri).
Il trucco è quello di avere due set di lettere maiuscole, uguali ma con diversa pendenza.
Al posto delle maiuscole ci sono le lettere per la prima riga, al posto delle minuscole le lettere per la seconda riga.
Inoltre, al posto di minore e maggiore (< e >) ci sono i simboli delle frecce che servono per costruire il logo completo.
Al posto del simbolo & c’è la scritta “to the”, che nel logo originale compariva divisa in due righe con la stessa altezza complessiva della F.
Al posto della chiusa quadra c’è scritto “vers le”, cioè la scritta corrispondente in francese (dove il titolo sarebbe “Retour vers le futur”).
Nel titolo italiano il problema non si poneva, visto che la parola “al” poteva essere della stessa grandezza delle altre due parole.
Ci sono poi altre frecce con scritto “part”, e tre simboli coi numeri romani I, II, e III (è una trilogia).
Dell’autore, o presunto tale, non si sa niente. Su Dafont c’è solo questo file.
Vari utenti erano interessati ad un uso commerciale del font, ma non risulta che qualcuno abbia mai risposto alle loro richieste.
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