Autobianchi, Negri, Forma

Sono andato a cercare la storia del marchio Autobianchi sul sito del Museo del Marchio Italiano.  Il marchio che ricordo io, quello triangolare, risale al 1968. La firma è quella di Ilio Negri.
Il sito Archivio Grafica Italiana pubblica una breve biografia di quest’ultimo, ma non la foto. E lo collega col Forma, il celebre font senza grazie creato negli anni ’60 da Novarese per la fonderia italiana Nebiolo, come risposta a Helvetica, Univers e Akzidenz-Grotesk.
Il sito Type Network ha dedicato un articolo al Forma in risposta ad una domanda curiosa: come mai, insieme al nome di Novarese, vengono indicati per lo meno sette altri disegnatori (tra cui compare il nome di Negri)?
All’epoca Nebiolo poteva offrire Recta, Eurostile/Microgramma e Cairoli. Quest’ultimo è definito da Luc Devroye una via di mezzo tra Akzidenz e Microgramma, e non è mai stato digitalizzato.
Recta, che Luc non nomina nemmeno, era troppo geometrico, non più alla moda. (Una dimostrazione sta su Grain Edit).
Secondo Type Network, i primi tentativi fatti da Novarese a partire dal 1965 non vennero ricevuti bene e furano criticati da alcuni dei principali protagonisti del movimento modernista. Così la Nebiolo decise di formare un gruppo di tre, poi otto designer, che collaborasse con Novarese per superare le critiche e fare in modo che il carattere fosse accettabile per tutti gli acquirenti.
L’articolo è molto dettagliato e segue tutte le fasi della discussione che ci fu all’epoca. Per giunta, è scritto tutto in Forma. Si nota la a ad un solo piano, e la t a base curva (accoppiamento ormai caduto quasi in disuso).
Type Network è un sito che fornisce font “dei migliori designers e fonderie indipendenti da tutto il mondo”.
Il Forma in uso è firmato Djr, che sta per David Jonathan Ross.
Il suo sito è molto interessante dal punto di vista grafico, con varie dimostrazioni dei suoi fonts. C’è un Bunghi, adatto ai cartelli verticali, e un quasi illeggibile Fit, dove i tratti occupano quasi tutto lo spazio disponibile, riducendo gli spazi bianchi a dei semplici segmenti.
Il Forma è al terzo posto nella pagina “a stylish revival of the classic Italian sans”.
Esiste un altro font che si chiama Forma, uscito l’anno scorso e firmato Alex Etewut, che però è un filled geometrico che non c’entra niente con l’Italia.
Altri revival con lo stesso nome non ce ne sono. Quello di Djr è disponibile in varie versioni, tra cui Text, Banner Bold, Micro e Banner.

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