F minuscola con discendente: Tg4. FontSmith. La scena irlandese
Ieri ho sbirciato dentro Google Fonts alla ricerca di alfabeti in cui la f minuscola avesse il tratto discendente. Ne ho trovati molti di più di quelli che immaginavo, tanto da non poterli elencare tutti in un solo post. Ma mi sono chiesto: quanti di questi sono effettivamente in uso? Perché non mi pare di avere visto un sito web utilizzare una f di quelle.Il sito della televisione irlandese Tg4 ha usato e continua ad usare un bel carattere senza grazie con tanto di f serpeggiante, stile italic upright. Finisce sotto la linea di base, curvando verso sinistra.
Il carattere, Tg4 regular, è leggibile in piccole dimensioni, e se non fosse per quella strana forma della f, e forse anche della g, nessuno ci noterebbe niente di strano. Ma visto che è usato anche nei titoli, uno lo può ammirare anche nei dettagli. Ci sono delle curve appena percettibili che lo rendono bello morbido, gradevole alla vista.
È bello anche l’accento che sta sulle vocali, concavo sul lato inferiore. Ok, il sito è in inglese, e come si sa le parole inglesi non hanno accenti. Ma è anche in gaelico, e i titoli sono scritti in gaelico anche nella versione inglese. E le parole gaeliche, cioè della lingua irlandese, hanno spesso degli accenti acuti ad indicare le vocali lunghe (l’accento grave invece non si usa).
E il puntino sulla i? Ha un solo angolo retto, in basso a destra, e tre lati in tutto, di cui quello curvo è quello che sta in alto a sinistra.
Il bello dei font digitali è che ci si può sbirciare dentro, se non altro per leggere chi è il disegnatore. Il Tg4 è abbastanza stringato: “Fontsmith Ltd”, dice alla voce copyright. Nient’altro.
Il nome mi giunge nuovo, credo. Dal sito ufficiale viene fuori che si tratta di una fonderia di Londra.
Ha una scuderia di 39 font, più vari servizi, tra cui disegno di font personalizzati, sviluppo di loghi, modifica di font, font per broadcast, adattamento per varie lingue, eccetera.
Tra i vari nomi mi colpisce Fs Rome (Fs non sono le ferrovie, ovviamente, ma è la sigla di FontSmith). Che tipo di font sarà?
Sono io che manco di fantasia, forse. Sono le lettere della colonna Traiana, scolpite nel 113 dopo cristo per celebrare la vittoria nelle guerre in Dacia. Lo studente Jason Smith ha copiato le lettere al Victoria & Albert Museum di Londra. Come nel Trajan Pro, si tratta ovviamente solo delle lettere maiuscole. I romani non conoscevano le minuscole, inventate solo all’epoca di Carlo Magno (per lo meno come le conosciamo oggi. O quasi, visto che Carlo Magno non usava le maiuscole, ma solo dei capilettera con la forma dell’onciale).
La fonderia ha anche un blog interessante. Un post si intitola: “4 cose che un graphic designer deve sapere”. Una serie di post è dedicata ai segni di punteggiatura: asterischi, parentesi, segni di sezione e di paragrafo...
Noto l’uso dell’Fs Lucas sul sito, con t a base curva e a in stile Futura.
Il font che pubblicizzano adesso è il Clerkenwell, uno slab.
Comunque, visto che il sito di Tg4 è irlandese, faccio un salto sul sito di Luc Devroye, tanto per rendermi conto se esiste una scena irlandese di creatori di font. Esiste, ovviamente.
Scorro un po’ la pagina, tanto per farmi un’idea. Il font che mi colpisce di più è il Gadelica, creato da Seamas O Brogain e disponibile gratuitamente sul sui sito Seirbhisi Leabhar (ho omesso tutti gli accenti, ma tanto se uno non parla irlandese non ci fa caso). L’alfabeto è ricalcato su autentici esempi del diciassettesimo secolo, quando qualcuno aveva pensato di mettere per iscritto i testi in gaelico, ispirandosi alle lettere che si usavano nel medioevo. Ne sono venute fuori delle s e delle r assurde, la g senza occhiello, la f senza tratto ascendente, la d completamente tonda. E la i senza puntino. Fantastico.
Lo stesso sito offre un Germanica, ispirato ai libri stampati da Fust e Schoffer nel 1457, un Florea, per fare i bordi floreali come si facevano nel sedicesimo secolo. Un Valida per fare i codici a barre (con l’appoggio di un foglio di calcolo di Libre Office). E infine un Clara, che è un normalissimo alfabeto romano. Lettere degne di nota? La Q è di quelle a coda lunga, che va a sottolineare in parte la lettera successiva.
Il carattere, Tg4 regular, è leggibile in piccole dimensioni, e se non fosse per quella strana forma della f, e forse anche della g, nessuno ci noterebbe niente di strano. Ma visto che è usato anche nei titoli, uno lo può ammirare anche nei dettagli. Ci sono delle curve appena percettibili che lo rendono bello morbido, gradevole alla vista.
È bello anche l’accento che sta sulle vocali, concavo sul lato inferiore. Ok, il sito è in inglese, e come si sa le parole inglesi non hanno accenti. Ma è anche in gaelico, e i titoli sono scritti in gaelico anche nella versione inglese. E le parole gaeliche, cioè della lingua irlandese, hanno spesso degli accenti acuti ad indicare le vocali lunghe (l’accento grave invece non si usa).
E il puntino sulla i? Ha un solo angolo retto, in basso a destra, e tre lati in tutto, di cui quello curvo è quello che sta in alto a sinistra.
Il bello dei font digitali è che ci si può sbirciare dentro, se non altro per leggere chi è il disegnatore. Il Tg4 è abbastanza stringato: “Fontsmith Ltd”, dice alla voce copyright. Nient’altro.
Il nome mi giunge nuovo, credo. Dal sito ufficiale viene fuori che si tratta di una fonderia di Londra.
Ha una scuderia di 39 font, più vari servizi, tra cui disegno di font personalizzati, sviluppo di loghi, modifica di font, font per broadcast, adattamento per varie lingue, eccetera.
Tra i vari nomi mi colpisce Fs Rome (Fs non sono le ferrovie, ovviamente, ma è la sigla di FontSmith). Che tipo di font sarà?
Sono io che manco di fantasia, forse. Sono le lettere della colonna Traiana, scolpite nel 113 dopo cristo per celebrare la vittoria nelle guerre in Dacia. Lo studente Jason Smith ha copiato le lettere al Victoria & Albert Museum di Londra. Come nel Trajan Pro, si tratta ovviamente solo delle lettere maiuscole. I romani non conoscevano le minuscole, inventate solo all’epoca di Carlo Magno (per lo meno come le conosciamo oggi. O quasi, visto che Carlo Magno non usava le maiuscole, ma solo dei capilettera con la forma dell’onciale).
La fonderia ha anche un blog interessante. Un post si intitola: “4 cose che un graphic designer deve sapere”. Una serie di post è dedicata ai segni di punteggiatura: asterischi, parentesi, segni di sezione e di paragrafo...
Noto l’uso dell’Fs Lucas sul sito, con t a base curva e a in stile Futura.
Il font che pubblicizzano adesso è il Clerkenwell, uno slab.
Comunque, visto che il sito di Tg4 è irlandese, faccio un salto sul sito di Luc Devroye, tanto per rendermi conto se esiste una scena irlandese di creatori di font. Esiste, ovviamente.
Scorro un po’ la pagina, tanto per farmi un’idea. Il font che mi colpisce di più è il Gadelica, creato da Seamas O Brogain e disponibile gratuitamente sul sui sito Seirbhisi Leabhar (ho omesso tutti gli accenti, ma tanto se uno non parla irlandese non ci fa caso). L’alfabeto è ricalcato su autentici esempi del diciassettesimo secolo, quando qualcuno aveva pensato di mettere per iscritto i testi in gaelico, ispirandosi alle lettere che si usavano nel medioevo. Ne sono venute fuori delle s e delle r assurde, la g senza occhiello, la f senza tratto ascendente, la d completamente tonda. E la i senza puntino. Fantastico.
Lo stesso sito offre un Germanica, ispirato ai libri stampati da Fust e Schoffer nel 1457, un Florea, per fare i bordi floreali come si facevano nel sedicesimo secolo. Un Valida per fare i codici a barre (con l’appoggio di un foglio di calcolo di Libre Office). E infine un Clara, che è un normalissimo alfabeto romano. Lettere degne di nota? La Q è di quelle a coda lunga, che va a sottolineare in parte la lettera successiva.
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