Arnprior

Mi è capitato sotto gli occhi l’Arnprior di Typodermic Fonts. Forse l’ho trovato con una distro di Linux, ma non ne sono del tutto sicuro. È un font strano: alcun tratti sono molto spessi, ma ci sono tratti obliqui sottili, che nella R addirittura si incrociano. Mi ricordano i tralicci dell’alta tensione. Strane anche la E e la F, che anziché avere un trattino centrale hanno due di questi tratti obliqui sottili che si incrociano.
Il nome a prima vista è stranissimo, con quelle quattro consonanti messe una di seguitoall’altra.
Vengo a scoprire addirittura che Arnprior è una città di ottomila abitanti nell’Ontario del Sud, Canada. Che a sua volta riprende il nome di un villaggio della Scozia, il cui nome deriva dal gaelico earran, che significa divisione di terra, e da priory, che si riferisce alla Prioria di Inchmahome (anche qui dal gaelico Innis MoChomaig, l’isola di san Colmaig), dice Wikipedia.
Il font si scarica gratuitamente da Dafont, ma il sito di Typodermic rimanda a Fontspring, in un post datato due giorni dopo il natale del 1997. E scritto in una specie di Eurostile chiamato PCLT9600.
La pagina non fornisce informazioni di nessun tipo, né sul perché del nome, né sull’identità del disegnatore.
C’è solo una dimostrazione del font in bianco su fondo blu.
E lo stesso vale per il sito di Fontspring.
Identifont non ne ha mai sentito parlare. Al limite ti chiede: forse cercavi Friar Pro?, che rimanda ad un disegno di Goudy del 1937, qualcosa che ricorda i manoscritti medievali, con influssi insulari, non certo gotici (pubblicato da Ascender Corp).
Su Dafont è catalogato come Fantasia-Vari. Categoria dominata dal Libertatus Duas di DeFharo (uno slab barcollante), dall’Harry P (che scimmiotta il logo di Harry Potter) e dall’Are You Hung Up, di Imagex, che è uno scketch con effetto di chiaroscuro.
Imagex è un nome che non ho mai sentito. Vado in esplorazione e trovo un sacco di caratteri fantasia. Al primo posto per numero di downloads ieri c’è il Danger Zone Warning, uno slab corroso. Seguono il Keys of Paradise (tutte maiuscole arrotondate, catalogato come Cartoon), e il Love the one you’re with, tutte maiuscole, scritto a mano, con il cuore al posto della o minuscola.
Cosa strana: in quest’ultimo mancano tutte le minuscole. Che non significa che al loro posto ci sono le maiuscole: non c’è proprio niente.
Inoltre non mi piace per niente l’asta della T, che è palesemente rettangolare, mentre in tutte le altre lettere il tratto si assottiglia o inspessisce avvicinandosi alle estremità.

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