Gentium

Gentium è un carattere disegnato per scrivere con alfabeto Latino, Cirillico e Greco. Progettato per produrre pubblicazioni leggibili di alta qualità, dice la didascalia. Quando lo uso dentro Open Office però, corpo 12 a ingrandimento 200%, un tratto della a si inspessisce in maniera abbastanza sgradevole. A dimensioni superiori invece è perfetto.

(Si sa, OpenOffice un po’ bisticcia con certi font. Alcuni funzionano regolarmente a dimensione 12, ma quando li ingrandisci a dimensioni superiori, basta un niente perché si sbalzino tutte le distanze tra le lettere. Le quali si ammucchiano una sull’altra.
Altre volte i testi sembrano venire fuori bene, ma basta mettere uno spazio di troppo e alcune lettere spariscono e il cursore va a capo secondo criteri incomprensibili.
Gli stessi font, dentro Wordpad, ad esempio, non hanno nessun problema.
In questo caso però, non è questione relativa al software. Il Gentium, corpo 12, con ingrandimento al 200%, dà lo stesso effetto sgradevole anche in Worpad.)

Per tornare al Gentium, il sito ufficiale scrive che ha vinto un premio nel 2002 per il design.
L’ultimo aggiornamento sul sito risale al gennaio di quest’anno.
Il sito è quello del Sil, un’organizzazione no profith “faith-based”. Aiuta le comunità linguistiche di tutto il mondo a costruire capacità per uno sviluppo sostenibile del linguaggio, dicono.
Il sito è ricco di articoli che riguardano l’attività dell’associazione, e di fotografie delle popolazioni di varie parti del mondo.
A proposito della fede, dice: “Il lavoro del Sil con minoranze etnolinguistiche è motivato dalla credenza che tutte le persone sono create ad immagine di Dio e che i linguaggi e le culture sono parte della ricchezza del creato”.
Dice il sito che Sil è stato fondato nel 1934. La sigla sta per Summer Institute of Linguistics.
Il fondatore è William Cameron Townsend, morto nell’82.
Il luogo di nascita è l’Arkansas, con solo due studenti frequentanti nel 1934.
L’anno dopo gli studenti divennero 5, tra cui Kenneth Pike, morto nel 2000, che è stato presidente del Sil fino al 1979.
I primi studi riguardarono le popolazioni native americane, specie del centro e sud America, a partire dagli anni 50 si è puntato all’Asia e al Pacifico, dai 60 all’Africa e all’Unione Sovietica.
Myfonts ha una lunga descrizione del Sil. I volontari cristiani che fanno parte dell’organizzazione “vivono tra le persone delle comunità con linguaggi meno conosciuti e cercano di capire la loro cultura e le loro lingue”.
Il sito segnala una sola famiglia di font, ma dalla ricerca non viene fuori nulla.
Il Gentium è stato sviluppato nel 2002 dal volontario Victor Gaultney.
Il font si può scaricare gratuitamente dal sito del Sil, e da raccolte di font gratuiti come Font Squirrel.
Dalla pagina del Sil si possono scaricare altri font: Charis e Doulos, con grazie; Galatia, greco; e Andika, un senza grazie dalle forme insolite.
C’è qualche link ai repository di Ubuntu, quindi evidentemente i font sono disponibili anche là sopra.
Il sito ha una grafica da web 1.0, un po’ primitiva. Le note relative al design sono minime, visto che la principale preoccupazione è quella di includere il maggior numero di glifi possibile per permettere di scrivere nelle principali lingue conosciute. Noto una cosa interessante: i glifi sono accessibili in applicazioni che supportano tecnologie di font avanzate, Graphite o Open Type.
Open Type è famoso, Graphite non l’ho mai sentito prima. Si tratta di un pacchetto che può essere usato per creare font intelligenti, dice il sito, “capaci di mostrare sistemi di scrittura con vari aspetti complessi. Un font intelligente contiene non solo forme delle lettere, ma anche istruzioni addizionali che indicano come combinare e posizionare le lettere in modi complessi”.
Mi pare che gli ultimi sviluppi di questa tecnologia di cui parla il sito risalgono al 2003.

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