Nooga.com
Sono finito chissà come sul sito Nooga.com. Notizie locali da Chattanooga, Tennessee. I font sono forniti da Typekit.
I titoli degli articoli sono in Jaf Bernino Sans, mentre il testo è in Freight News.
Do una sbirciatina al codice e trovo una cosa strana. Se il Freight Text non fosse disponibile, il codice dice di andare a pescare, nell’ordine: Helvetica Neue, Helvetica tra virgolette, Helvetica senza virgolette, Arial, sans-serif. Il Freight è un serif. Che senso ha metterci un sans come alternativa? E comunque visto che non lo prende dal computer dell’utente ma dal web non credo che scattino mai le altre opzioni. Almeno con i normali browser. Sempre che non si blocca il sito di Typekit.
Il Jaf Bernino è leggermente più spesso dell’Arial, e leggermente più compatto. Le c hanno i terminali in verticale. Niente di particolarmente appariscente.
Così come non c’è nulla di strano o particolarmente riconoscibile a prima vista nel Freight. Leggermente più concreto del Times New Roman, visto sullo schermo (ma con la C a doppio becco).
Il designer è un tale Joshua Darden, americano, di colore, nato e cresciuto a Los Angeles.
La fonderia è la Phil’s Fonts, il cui cavallo di battaglia è appunto il Freight, ma che ha su Typekit anche un paio di versioni dell’Homege, uno script non troppo leggibile.
Qualche dimostrazione dei suoi font sta sul sito ufficiale. Ci sono anche un paio di gotici.
E il Jaf Bernino, invece?
Risulta disegnato da Shoko Mugikura, una giapponese che ha studiato anche a Reading, Regno Unito, e da Tim Harens, basato a Monaco.
La fonderia è la Jaf, come dice il nome del font, che è gestita da loro due. Jaf sta per Just Another Foundry, un nome originale, nel suo genere.
Vasto assortimento di font di qualità, sul loro sito.
I titoli degli articoli sono in Jaf Bernino Sans, mentre il testo è in Freight News.
Do una sbirciatina al codice e trovo una cosa strana. Se il Freight Text non fosse disponibile, il codice dice di andare a pescare, nell’ordine: Helvetica Neue, Helvetica tra virgolette, Helvetica senza virgolette, Arial, sans-serif. Il Freight è un serif. Che senso ha metterci un sans come alternativa? E comunque visto che non lo prende dal computer dell’utente ma dal web non credo che scattino mai le altre opzioni. Almeno con i normali browser. Sempre che non si blocca il sito di Typekit.
Il Jaf Bernino è leggermente più spesso dell’Arial, e leggermente più compatto. Le c hanno i terminali in verticale. Niente di particolarmente appariscente.
Così come non c’è nulla di strano o particolarmente riconoscibile a prima vista nel Freight. Leggermente più concreto del Times New Roman, visto sullo schermo (ma con la C a doppio becco).
Il designer è un tale Joshua Darden, americano, di colore, nato e cresciuto a Los Angeles.
La fonderia è la Phil’s Fonts, il cui cavallo di battaglia è appunto il Freight, ma che ha su Typekit anche un paio di versioni dell’Homege, uno script non troppo leggibile.
Qualche dimostrazione dei suoi font sta sul sito ufficiale. Ci sono anche un paio di gotici.
E il Jaf Bernino, invece?
Risulta disegnato da Shoko Mugikura, una giapponese che ha studiato anche a Reading, Regno Unito, e da Tim Harens, basato a Monaco.
La fonderia è la Jaf, come dice il nome del font, che è gestita da loro due. Jaf sta per Just Another Foundry, un nome originale, nel suo genere.
Vasto assortimento di font di qualità, sul loro sito.
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