Tg1
Su questa pagina di Wikia sono stati raccolti tutti i loghi del Tg1 dal 1954 in poi.
Inizialmente si chiamava Telegiornale (c’era solo un canale), poi ha iniziato a chiamarsi Tg1nel 1976, con un logo in cui la G era più bassa per entrare tra la t e il numero 1. Nel 1978 arriva il famoso logo geometrico, fatto solo di linee rette, con la t e la G unite tra di loro. Nel 1986 t e G si separano, e vengono arrotondati gli angoli. Nel 1992 viene recuperata, per un anno, la denominazione Telegiornale. Poi si torna al logo arrotondato, a lettere unite prima e separate poi, per riscoprire lo stesso simbolo del 1978 nel 2010. Inizialmente senza tratto discendente, poi anche con quel dettaglio. Marchio che viene usato tutt’ora.
Ho provato ad isolare quella G quadrata e passarla a Wtf. Spiazzandolo completamente. Il sito non ha trovato niente che possa somigliare anche lontanamente a quella G. A quanto pare non ha mai visto niente di simile, in un font. Del resto si può provare a cercare i font taggati “square”. Tutti molto lontani da quello del Tg1.
Anzi, quasi tutti. Perché qualcosa c’è, anche se non è stata trovata in automatico. Il primo a uscire è il Kremlin Pro, della Cheap Pro Fonts. Si tratta solo di un gioco: lettere russe utilizzate al posto delle corrispondenti romane. Le S sono rovesciate, come pure le R e le E. Ma per il logo Tg1 va abbastanza bene: l’1 è ad angolo retto, la G è fatta con quattro rette... solo con la t non ci siamo perché il Kremlin non ha minuscole. E quella del vero telegiornale italiano, pur essendo più alta della G, mantiene la forma di una t minuscola.
Molto meglio, semmai, lo Sb Superblok, SelfBuild Type Foundry, 2007. Anche qui mancano le minuscole, ma almeno non ci sono lettere bislacche, e può essere usato per preparare una scritta squadrata come si deve.Per il logo dagli angoli arrotondati invece si può puntare sul Board of Dyrectors, di Typodermic. Bisogna però tagliare il trattino che spunta a sinistra della t, e forse aumentarne un po’ la grandezza per metterla alla pari delle altre due lettere.
Inizialmente si chiamava Telegiornale (c’era solo un canale), poi ha iniziato a chiamarsi Tg1nel 1976, con un logo in cui la G era più bassa per entrare tra la t e il numero 1. Nel 1978 arriva il famoso logo geometrico, fatto solo di linee rette, con la t e la G unite tra di loro. Nel 1986 t e G si separano, e vengono arrotondati gli angoli. Nel 1992 viene recuperata, per un anno, la denominazione Telegiornale. Poi si torna al logo arrotondato, a lettere unite prima e separate poi, per riscoprire lo stesso simbolo del 1978 nel 2010. Inizialmente senza tratto discendente, poi anche con quel dettaglio. Marchio che viene usato tutt’ora.
Ho provato ad isolare quella G quadrata e passarla a Wtf. Spiazzandolo completamente. Il sito non ha trovato niente che possa somigliare anche lontanamente a quella G. A quanto pare non ha mai visto niente di simile, in un font. Del resto si può provare a cercare i font taggati “square”. Tutti molto lontani da quello del Tg1.
Anzi, quasi tutti. Perché qualcosa c’è, anche se non è stata trovata in automatico. Il primo a uscire è il Kremlin Pro, della Cheap Pro Fonts. Si tratta solo di un gioco: lettere russe utilizzate al posto delle corrispondenti romane. Le S sono rovesciate, come pure le R e le E. Ma per il logo Tg1 va abbastanza bene: l’1 è ad angolo retto, la G è fatta con quattro rette... solo con la t non ci siamo perché il Kremlin non ha minuscole. E quella del vero telegiornale italiano, pur essendo più alta della G, mantiene la forma di una t minuscola.
Molto meglio, semmai, lo Sb Superblok, SelfBuild Type Foundry, 2007. Anche qui mancano le minuscole, ma almeno non ci sono lettere bislacche, e può essere usato per preparare una scritta squadrata come si deve.Per il logo dagli angoli arrotondati invece si può puntare sul Board of Dyrectors, di Typodermic. Bisogna però tagliare il trattino che spunta a sinistra della t, e forse aumentarne un po’ la grandezza per metterla alla pari delle altre due lettere.
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