Intellecta Design, Olivetti Typewriter
Intellecta Design è una fonderia brasiliana interessata in ricerca tipografica e revival delle forme degli antichi caratteri e calligrafie manuali, spiega Myfonts. Cerca in chiese, musei, antiquari e simili istituzioni per sviluppare font da vecchi libri e documenti, e ha una grande collezione di cataloghi rari e libri dal sedicesimo al diciannovesimo secolo. “Questo genere di ricerca non è comune in Brasile”, dicono (non sia mai in Italia!). La descrizione sembra interessante. Purtroppo ai primi posti della classifica dei font più rilevanti c’è un Olivetti Typewriter che è molto al di sotto rispetto alle aspettative.
L’idea di ricreare la forma dei caratteri delle macchine da scrivere progettate in Italia e diffuse in tutto il mondo sarebbe buona. Il problema è che il risultato finale è molto lontano dall’evocare l’atmosfera delle macchine da scrivere.
La forma della n mi pare palesemente sbagliata. La m è più larga della n, mentre nelle macchine da scrivere tradizionali tutte le lettere avevano la stessa larghezza. Il contrasto tra i tratti più spessi e quelli più sottili secondo me è dosato male. Per giunta, anche la spaziatura tra le lettere è sbagliata, a giudicare dall’anteprima sul sito, visto che alcune lettere si sovrappongono alle successive, cosa che in una macchina da scrivere come si deve non doveva succedere.
Se uno deve spendere dei soldi, molto meglio puntare sull’Italian Typewriter, che per giunta è stato disegnato da un italiano, Leonardo Di Lena.
Qui le proporzioni sono più corrette, l’effetto macchina da scrivere è assicurato, e la forma è pulita e ideale come se fosse un Courier.
Il marchio Olivetti non è stato valorizzato, online. A quanto ne so non esiste un font ufficiale che sfrutta il nome e la forma originale delle lettere (l’azienda esiste ancora, anche se oggi produce registratori di cassa, fotocopiatrici, stampanti 3d).
Fino a qualche anno fa, tra i font gratuiti, si trovavano solo quelli che cercavano di riprodurre i caratteri di macchine da scrivere americane. Oggi su Dafont se ne trovano tre che fanno esplicito riferimento al marchio italiano: l’Olivetti Type 2, l’Olivetti Valentine e l’Olivetti-Underwood Studio 21.
Il primo, il più scaricato, ha i bordi molto frastagliati in maniera ben poco realistica, molto spigolosi. Probabilmente l’effetto di un programma automatico di elaborazione dei caratteri scannerizzati. Il secondo ha i bordi ondulati, le irregolarità sono molto ammorbidite. In nome fa riferimento a un noto modello di macchina da scrivere, premiato per il design ed esposto come opera d’arte. Il terzo invece è il più recente, e continua a totalizzare numerosi download anche grazie all’effetto novità. Il nome fa riferimento ad un modello del 1966 che è stato commercializzato col doppio marchio: accanto al nome italiano, c’è quello dello storico produttore di macchine da scrivere statunitense. Anche qui le irregolarità dell’inchiostro sono ammorbidite.
Mentre nel font di Di Lena è stata ricostruita la forma ideale delle lettere, nei font gratuiti si è puntato invece sull’effetto “sporco” che si vede sui documenti d’epoca (ma senza le esagerazioni delle lettere battute due volte o scolorite che si vedono in altri font typewriter).
Per tornare a Intellecta, la fonderia ha parecchi altri caratteri typewriter molto migliori di quello che ha chiamato Olivetti. C’è da chiedersi perché questo compare così in alto. Forse è solo merito del nome.
Secondo Myfonts sarebbe al secondo posto della classifica dei più venduti della fonderia. Intorno ci sono soprattutto iniziali e calligrafici.
Di roba veramente interessante non ne vedo, nell’elenco. Al limite può essere interessante l’Intellecta Mixed Script 1, un italico adatto per stampare un testo che sembri vecchio di qualche secolo (il Mixed Script 2 è invece un calligrafico pieno di svolazzi).
Riordino la lista dal più costoso: al primo posto ci sono le Numa Initials: iniziali molto art-nuveau messe dentro una cornice floreale elaboratissima. Costano uno sproposito: 291 euro (meno un centesimo).
Seguono tre script eleganti: Van Den Velde Script Pro, Indenture English Penman, e Mirella Script. Tutti al di sopra dei 40.
I gotici non mi attirano granché. I dingbats però sono molto fantasiosi. E di font display ce n’è una caterva. Molti sono disponibili con licenza gratis per uso personale su Dafont. Tra i più scaricati, parecchi dingbats smistati tra le categorie più disparate: antico, natura, varie, forme...
L’idea di ricreare la forma dei caratteri delle macchine da scrivere progettate in Italia e diffuse in tutto il mondo sarebbe buona. Il problema è che il risultato finale è molto lontano dall’evocare l’atmosfera delle macchine da scrivere.
La forma della n mi pare palesemente sbagliata. La m è più larga della n, mentre nelle macchine da scrivere tradizionali tutte le lettere avevano la stessa larghezza. Il contrasto tra i tratti più spessi e quelli più sottili secondo me è dosato male. Per giunta, anche la spaziatura tra le lettere è sbagliata, a giudicare dall’anteprima sul sito, visto che alcune lettere si sovrappongono alle successive, cosa che in una macchina da scrivere come si deve non doveva succedere.
Se uno deve spendere dei soldi, molto meglio puntare sull’Italian Typewriter, che per giunta è stato disegnato da un italiano, Leonardo Di Lena.
Qui le proporzioni sono più corrette, l’effetto macchina da scrivere è assicurato, e la forma è pulita e ideale come se fosse un Courier.
Il marchio Olivetti non è stato valorizzato, online. A quanto ne so non esiste un font ufficiale che sfrutta il nome e la forma originale delle lettere (l’azienda esiste ancora, anche se oggi produce registratori di cassa, fotocopiatrici, stampanti 3d).
Fino a qualche anno fa, tra i font gratuiti, si trovavano solo quelli che cercavano di riprodurre i caratteri di macchine da scrivere americane. Oggi su Dafont se ne trovano tre che fanno esplicito riferimento al marchio italiano: l’Olivetti Type 2, l’Olivetti Valentine e l’Olivetti-Underwood Studio 21.
Il primo, il più scaricato, ha i bordi molto frastagliati in maniera ben poco realistica, molto spigolosi. Probabilmente l’effetto di un programma automatico di elaborazione dei caratteri scannerizzati. Il secondo ha i bordi ondulati, le irregolarità sono molto ammorbidite. In nome fa riferimento a un noto modello di macchina da scrivere, premiato per il design ed esposto come opera d’arte. Il terzo invece è il più recente, e continua a totalizzare numerosi download anche grazie all’effetto novità. Il nome fa riferimento ad un modello del 1966 che è stato commercializzato col doppio marchio: accanto al nome italiano, c’è quello dello storico produttore di macchine da scrivere statunitense. Anche qui le irregolarità dell’inchiostro sono ammorbidite.
Mentre nel font di Di Lena è stata ricostruita la forma ideale delle lettere, nei font gratuiti si è puntato invece sull’effetto “sporco” che si vede sui documenti d’epoca (ma senza le esagerazioni delle lettere battute due volte o scolorite che si vedono in altri font typewriter).
Per tornare a Intellecta, la fonderia ha parecchi altri caratteri typewriter molto migliori di quello che ha chiamato Olivetti. C’è da chiedersi perché questo compare così in alto. Forse è solo merito del nome.
Secondo Myfonts sarebbe al secondo posto della classifica dei più venduti della fonderia. Intorno ci sono soprattutto iniziali e calligrafici.
Di roba veramente interessante non ne vedo, nell’elenco. Al limite può essere interessante l’Intellecta Mixed Script 1, un italico adatto per stampare un testo che sembri vecchio di qualche secolo (il Mixed Script 2 è invece un calligrafico pieno di svolazzi).
Riordino la lista dal più costoso: al primo posto ci sono le Numa Initials: iniziali molto art-nuveau messe dentro una cornice floreale elaboratissima. Costano uno sproposito: 291 euro (meno un centesimo).
Seguono tre script eleganti: Van Den Velde Script Pro, Indenture English Penman, e Mirella Script. Tutti al di sopra dei 40.
I gotici non mi attirano granché. I dingbats però sono molto fantasiosi. E di font display ce n’è una caterva. Molti sono disponibili con licenza gratis per uso personale su Dafont. Tra i più scaricati, parecchi dingbats smistati tra le categorie più disparate: antico, natura, varie, forme...
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