Third Rail, Blkbk
Gran parte dei font caricati di recente sul sito Dafont sono script.
Sarebbe interessante sapere chi li scarica che uso ne fa. Non possono essere utilizzati per titoli e testi sul web (tecnicamente potrebbero, ma non lo fa quasi nessuno), ma certo sulle locandine, sul logo dei prodotti, volantini e magari su qualche etichetta o messaggio fatto in casa figura bene.
Sul sito ci sono 412 pagine di font script (pagine da 20), a fronte di solo 117 pagine di Basic (serif, sans, monospace, e vari). Lo script più scaricato ha totalizzato 11 mila download ieri, mentre il sans più scaricato si è fermato a quota 7 mila.
Tra i 5 random che mi carica in home page, 4 sono calligrafici, mentre uno è tutto di lettere stampatelle maiuscole: il Third Rail. È pur sempre uno script, si trova nella categoria spazzola, pennello.
L’autore ha il nome impronunciabile: Blkbk Fonts.
Che ha fatto praticamente tutti script, tranne il Diamond Creek che è classificato come western.
Attenzione alla licenza: non si tratta caratteri liberi, ma di una versione demo. Che significa che alcune funzionalità sono disattivate e che qualsiasi uso, anche non commerciale, sarebbe vietato. Vengono messi in download gratuito solo per fare la prova di che effetto farebbe sulla propria pubblicazione quel determinato font. Se fa uno intende usarlo, deve pagare l’autore.
La pagina ufficiale di Blkbk è ben disegnata e contiene anche una bellissima idea: la pagina delle aziende che hanno utilizzato i font nelle loro pubblicità, banner e quant’altro. L’ultimo uso risale al maggio scorso.
Per la grafica della pagina è stato usato il Dosis, una specie di Impact arrotondato caricato dai server di Shopify. (Visto che i font di Blkbk sono script non poteva usare i suoi, sarebbero stati fuori posto).
Il Dosis, della Impallari Type, è in download gratuito su Font Squirrel, con licenza Sil Open Font.
La licenza è quella messa a punto dal Sil, che abbiamo già visto come autore di Gentium e Andika.
Non si sa che vuol dire la sigla Blkbk, ma si sa che è stato l’azienda è stata fondata nel 2013 da due canadesi.
Tra le altre novità di Dafont ci sono anche vari dingbat natalizi. Tra cui uno sempliciotto dell’italiana Zetafonts.
Il Natale merita sul sito una categoria a parte, con ben 9 pagine da 20. Nella top ten, l’Hello Chistmas, di Zetafonts (calligrafico con stelline, campanelle e pupazzi di neve).
Sarebbe interessante sapere chi li scarica che uso ne fa. Non possono essere utilizzati per titoli e testi sul web (tecnicamente potrebbero, ma non lo fa quasi nessuno), ma certo sulle locandine, sul logo dei prodotti, volantini e magari su qualche etichetta o messaggio fatto in casa figura bene.
Sul sito ci sono 412 pagine di font script (pagine da 20), a fronte di solo 117 pagine di Basic (serif, sans, monospace, e vari). Lo script più scaricato ha totalizzato 11 mila download ieri, mentre il sans più scaricato si è fermato a quota 7 mila.
Tra i 5 random che mi carica in home page, 4 sono calligrafici, mentre uno è tutto di lettere stampatelle maiuscole: il Third Rail. È pur sempre uno script, si trova nella categoria spazzola, pennello.
L’autore ha il nome impronunciabile: Blkbk Fonts.
Che ha fatto praticamente tutti script, tranne il Diamond Creek che è classificato come western.
Attenzione alla licenza: non si tratta caratteri liberi, ma di una versione demo. Che significa che alcune funzionalità sono disattivate e che qualsiasi uso, anche non commerciale, sarebbe vietato. Vengono messi in download gratuito solo per fare la prova di che effetto farebbe sulla propria pubblicazione quel determinato font. Se fa uno intende usarlo, deve pagare l’autore.
La pagina ufficiale di Blkbk è ben disegnata e contiene anche una bellissima idea: la pagina delle aziende che hanno utilizzato i font nelle loro pubblicità, banner e quant’altro. L’ultimo uso risale al maggio scorso.
Per la grafica della pagina è stato usato il Dosis, una specie di Impact arrotondato caricato dai server di Shopify. (Visto che i font di Blkbk sono script non poteva usare i suoi, sarebbero stati fuori posto).
Il Dosis, della Impallari Type, è in download gratuito su Font Squirrel, con licenza Sil Open Font.
La licenza è quella messa a punto dal Sil, che abbiamo già visto come autore di Gentium e Andika.
Non si sa che vuol dire la sigla Blkbk, ma si sa che è stato l’azienda è stata fondata nel 2013 da due canadesi.
Tra le altre novità di Dafont ci sono anche vari dingbat natalizi. Tra cui uno sempliciotto dell’italiana Zetafonts.
Il Natale merita sul sito una categoria a parte, con ben 9 pagine da 20. Nella top ten, l’Hello Chistmas, di Zetafonts (calligrafico con stelline, campanelle e pupazzi di neve).
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