Tick and thin, feminine, elegant
C’era una bella insegna di un negozio di abbigliamento scritta in un carattere senza grazie molto elegante.
La cosa che mi colpiva era il contrasto tra tratti più spessi e tratti più sottili. Di solito nei caratteri senza grazie più diffusi lo spessore è costante (Helvetica, Arial, Roboto...). Che non significa che lo spessore è uguale dappertutto: talvolta è studiato per apparire uguale all’occhio, altre volte si tratta di differenze secondarie.
Avevo cercato di identificarlo su internet. Non ricordo se lo avevo identificato con sicurezza, però ero arrivato all’Euro Sans, della Profonts.
Creato dal designer tedesco Ralph Unger, è un senza grazie romano classico e moderno allo stesso tempo, spiega la didascalia su Myfonts.
Do un’occhiata ai tag alla ricerca di qualcosa di simile. Tag generici (moderno, romano, oldstile, sans-serif, french, german, legible), tranne un paio: elegant e feminine, che lo rendono adatto appunto ai marchi di moda. Uno è strano: Tick and thin, ma viene fuori che è proprio il nome della categoria che ci interessa in questo caso, i senza grazie con contrasto. In testa alla categoria c’è il Britannic della Urw++, poi lo Joga (che è una specie di Broadway), anche questo Urw++, il Kg Dark Side, il Durak della T26, l’Ol Radiant Slander (una specie di Bodoni-senza) e così via. Ne vengono fuori 36 mila con questo tag, su Myfont (secondo il dizionario del Corriere la parola tag in italiano è maschile. Wiktionary in inglese non specifica il genere).
Il tag feminine invece è più ambiguo. In testa Myfonts propone dei normalissimi sans simili al Futura (Itc Avant Garde Gothic o Sofia Pro), seguiti da calligrafici un po’ confusi come il Limon e il Serendipity.
Cercando i font targati elegant uno si imbatte nell’Avenir, nel Cera Pro, nel Tt Norms. Niente di particolarmente interessante, a prima vista.
Una curiosità: Myfonts propone anche un altro Euro Sans, quello di Elsner e Flake, che non è un altro che una collezione che comprende varie versioni del marchio dell’euro (la valuta). Disegnato da Veronica Elsner nel 1998, debutta sul sito nel 2001.
La stessa disegnatrice ha lavorato all’Ef Euro Deco, sempre sullo stesso tema ma con forme molto più insolite (calligrafiche, retro, gotiche...).
Di lei la biografia non dice niente, se non che è tedesca.
Comunque, è uno dei due fondatori della Elsner+Flake (il secondo è Gunter Flake), attiva dal marzo 1986 (dopo 10 anni di esperienza freelance).
Ef ha una libreria digitale di più di 2500 font, di cui 390 stanno su Myfonts.
Tra questi, lo svizzero Today Sans Now, gli squadrati Digital Sans Now e Bank Sans Ef, e il tick-and-thin Renova Pro. Che non è taggato tick-and-thin, ma beauty, cosmetics, soft, woman, elegant, feminin...
La cosa che mi colpiva era il contrasto tra tratti più spessi e tratti più sottili. Di solito nei caratteri senza grazie più diffusi lo spessore è costante (Helvetica, Arial, Roboto...). Che non significa che lo spessore è uguale dappertutto: talvolta è studiato per apparire uguale all’occhio, altre volte si tratta di differenze secondarie.
Avevo cercato di identificarlo su internet. Non ricordo se lo avevo identificato con sicurezza, però ero arrivato all’Euro Sans, della Profonts.
Creato dal designer tedesco Ralph Unger, è un senza grazie romano classico e moderno allo stesso tempo, spiega la didascalia su Myfonts.
Do un’occhiata ai tag alla ricerca di qualcosa di simile. Tag generici (moderno, romano, oldstile, sans-serif, french, german, legible), tranne un paio: elegant e feminine, che lo rendono adatto appunto ai marchi di moda. Uno è strano: Tick and thin, ma viene fuori che è proprio il nome della categoria che ci interessa in questo caso, i senza grazie con contrasto. In testa alla categoria c’è il Britannic della Urw++, poi lo Joga (che è una specie di Broadway), anche questo Urw++, il Kg Dark Side, il Durak della T26, l’Ol Radiant Slander (una specie di Bodoni-senza) e così via. Ne vengono fuori 36 mila con questo tag, su Myfont (secondo il dizionario del Corriere la parola tag in italiano è maschile. Wiktionary in inglese non specifica il genere).
Il tag feminine invece è più ambiguo. In testa Myfonts propone dei normalissimi sans simili al Futura (Itc Avant Garde Gothic o Sofia Pro), seguiti da calligrafici un po’ confusi come il Limon e il Serendipity.
Cercando i font targati elegant uno si imbatte nell’Avenir, nel Cera Pro, nel Tt Norms. Niente di particolarmente interessante, a prima vista.
Una curiosità: Myfonts propone anche un altro Euro Sans, quello di Elsner e Flake, che non è un altro che una collezione che comprende varie versioni del marchio dell’euro (la valuta). Disegnato da Veronica Elsner nel 1998, debutta sul sito nel 2001.
La stessa disegnatrice ha lavorato all’Ef Euro Deco, sempre sullo stesso tema ma con forme molto più insolite (calligrafiche, retro, gotiche...).
Di lei la biografia non dice niente, se non che è tedesca.
Comunque, è uno dei due fondatori della Elsner+Flake (il secondo è Gunter Flake), attiva dal marzo 1986 (dopo 10 anni di esperienza freelance).
Ef ha una libreria digitale di più di 2500 font, di cui 390 stanno su Myfonts.
Tra questi, lo svizzero Today Sans Now, gli squadrati Digital Sans Now e Bank Sans Ef, e il tick-and-thin Renova Pro. Che non è taggato tick-and-thin, ma beauty, cosmetics, soft, woman, elegant, feminin...
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