Zengo, Olasz, Herofonts
In evidenza su Fontspace c’è un font particolare. Si chiama Zengo, disegnato da una tale Eva Barabasne Olasz. È fatto di lettere maiuscole, con molto contrasto tra i tratti larghi e quelli sottili, ma i tratti larghi non sono pieni. Sono decorati a spirali. La licenza è demo per uso personale.
Nelle immagini dimostrative viene usato in colore chiaro su fondo scuro.
Chiaramente è indicato per un uso display, o meglio “decorative”, come dice uno dei tag (tra gli altri ci sono anche “initials” e “monograms”).
Della stessa disegnatrice il sito offre una novantina di font in tutto, ordinati per “rank” (che non sappiamo come viene calcolato).
In testa ci sono il Welga e il Kylets, entrambi disegnati a mano
Più in basso ce ne sono alcuni con decorazioni originali e fantasiose, mai viste altrove: il Digidon e il Simpla, per esempio.
Nonostante il cognome insolito sembra che la disegnatrice, autodidatta, vive in Irlanda.
Per comprare i suoi font il suo profilo indirizza al sito Etsy.com, che si occupa di vendita di qualsiasi cosa, non solo di caratteri digitali.
I prezzi sono sempre al di sotto dei 13 euro. Le vendite dal 2016 a oggi risultano meno di 200.
A novembre una donna le ha scritto di avere usato il Filigran per la copertina di un libro per bambini che stava illustrando.
Su Fontspace ci sono quasi tremila font taggati “decorative”. In testa alla lista ci sono i calligrafici.
L’eccezione che spicca di più è l’Above, di Herofonts, fatto di lettere maiuscole, dai tratti sottili, col tratto centrale di A ed E che spunta sulla sinistra curvando verso l’alto. (Uno dei tag è Art Deco).
Herofonts ha 25 font in download sul sito. Al primo posto, per rank, c’è il Bird of Paradise, calligrafico, al terzo il Neoteric, un altro senza grazie dai tratti sottili, dove il tratto centrale della e non spunta a sinistra, ma è leggermente decentrato verso l’alto.
Herofonts ha un sito web pieno zeppo di dimostrazioni dei vari tipi di carattere, ma ben poco si sa di chi siano gli autori (o l’autore, più probabilmente).
Interessante la sezione delle domande frequenti. Una delle domande è “Come proteggete i vostri font?”
La risposta è: “Negli Stati Uniti ognuno dei nostri font è protetto da una design patent e molti dei nomi dei nostri font sono protetti dal marchio registrato (Trademark). Fuori dagli Stati Uniti il font è ufficialmente protetto dal diritto d’autore (Copyright). Questo è il solo modo per mettere interamente al sicuro il vostro lavoro come disegnatori di caratteri”.
Nelle immagini dimostrative viene usato in colore chiaro su fondo scuro.
Chiaramente è indicato per un uso display, o meglio “decorative”, come dice uno dei tag (tra gli altri ci sono anche “initials” e “monograms”).
Della stessa disegnatrice il sito offre una novantina di font in tutto, ordinati per “rank” (che non sappiamo come viene calcolato).
In testa ci sono il Welga e il Kylets, entrambi disegnati a mano
Più in basso ce ne sono alcuni con decorazioni originali e fantasiose, mai viste altrove: il Digidon e il Simpla, per esempio.
Nonostante il cognome insolito sembra che la disegnatrice, autodidatta, vive in Irlanda.
Per comprare i suoi font il suo profilo indirizza al sito Etsy.com, che si occupa di vendita di qualsiasi cosa, non solo di caratteri digitali.
I prezzi sono sempre al di sotto dei 13 euro. Le vendite dal 2016 a oggi risultano meno di 200.
A novembre una donna le ha scritto di avere usato il Filigran per la copertina di un libro per bambini che stava illustrando.
Su Fontspace ci sono quasi tremila font taggati “decorative”. In testa alla lista ci sono i calligrafici.
L’eccezione che spicca di più è l’Above, di Herofonts, fatto di lettere maiuscole, dai tratti sottili, col tratto centrale di A ed E che spunta sulla sinistra curvando verso l’alto. (Uno dei tag è Art Deco).
Herofonts ha 25 font in download sul sito. Al primo posto, per rank, c’è il Bird of Paradise, calligrafico, al terzo il Neoteric, un altro senza grazie dai tratti sottili, dove il tratto centrale della e non spunta a sinistra, ma è leggermente decentrato verso l’alto.
Herofonts ha un sito web pieno zeppo di dimostrazioni dei vari tipi di carattere, ma ben poco si sa di chi siano gli autori (o l’autore, più probabilmente).
Interessante la sezione delle domande frequenti. Una delle domande è “Come proteggete i vostri font?”
La risposta è: “Negli Stati Uniti ognuno dei nostri font è protetto da una design patent e molti dei nomi dei nostri font sono protetti dal marchio registrato (Trademark). Fuori dagli Stati Uniti il font è ufficialmente protetto dal diritto d’autore (Copyright). Questo è il solo modo per mettere interamente al sicuro il vostro lavoro come disegnatori di caratteri”.
Commenti
Posta un commento