Zing Rust

Su Fontspring al secondo posto della classifica dei font più venduti c’è lo Zing Rust, uno script simile a prima vista al Segoe, ma molto più composto e ordinato. In realtà il nome Zing Rust non si riferisce soltanto ad uno script, ma anche ad un set di lettere maiuscole condensate, e di minuscole sans con ‘a’ ad un solo livello.
I font che vengono diffusi sotto questo nome sarebbero addirittura 521. Differiscono non soltanto per il peso, ma anche per le corrosioni di tutti i tipi, le linee interne, le decorazioni varie.
C’è pure qualche set di dingbats, con biscotti, latte, teiere, chicchi di caffè, oppure ortaggi, forchette, lattine di birra, lische di pesce.
Alcuni font della famiglia (sei) sono in download gratuito in una versione di prova. Con la seccatura che bisogna prima iscriversi al sito.
La fonderia che lo produce è FontFabric.
La quale ha anche un account su Twitter, aggiornato l’ultima volta ieri, in cui si annuncia il 50% di sconto sul’Uni Neue, su Myfonts.
Proprio Myfonts spiega che si tratta di una fonderia bulgara, fondata nel 2008 da Svet Simov. Alcuni dei suoi font sono stati usati da Nike, Lipton, Nestlè e altri marchi noti.
Il sito offre l’Uni Neue, il Nexa Rust (83 stili) e l’Intro (un altro sans).
L’Uni è riconoscibile per le sue forme semplifiate. La p e la n per esempio non hanno la punta dell’asta che spunta in alto a sinistra, la a o la d in basso a sinistra, la g in alto a destra. La l non è rettangolare, ma curva in basso più o meno come la t. Il tratto centrale della f minuscola non spunta a sinistra.
I disegnatori del Nexa Rust sono quattro, il cui cognome finisce sempre per -ov o -ev (tranne nel caso di una donna, che termina in -ova).
Il costo di tutti gli 83 font è 222 euro (meno un centesimo).

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