Cormorant Garamond

Si fa notare particolarmente il font con cui sono impaginati i testi del sito Frizzifrizzi.it. Chiaro, elegante, con una Q dalla coda così lunga che va a sottolineare non solo la u che segue, ma anche metà della lettera successiva. Che cos’è? È un Cormorant Garamond. Non sono dovuti andare lontano a cercarlo. Il font viene pescato direttamente dal sito di Google.
Di Cormorant su Google ce ne sono sei, tutti disegnati da Christian Thalmann. Due sono maiuscoletti, praticamente: il Cormorant Sc e il Cormorant Unicase, che in effetti è strano perché parte delle lettere ha le forme delle minuscole (la e, la f, la t), ma quelle che dovrebbero avere tratti ascendenti (l o f) hanno la forma delle maiuscole. In pratica non ci sono minuscole con tratti ascendenti e discendenti, quindi l’apparenza è quella del maiuscoletto. Il Cormorant Upright ha le forme del corsivo ma con aste pressoché verticali. Cormorant, Cormorant Garamond e Cormorant Infant sono tre varianti del Garamond (l’Infant si distingue per avere la g con un solo occhiello e la a con un solo livello).
Il Cormorant Garamond è disponibile in quasi tutta la gamma di pesi: light, regular, medium, semi-bold e bold, più relative versioni italiche. Totale 10 font.
Il disegnatore è basato in Svizzera. Dice di non essersi ispirato a nessun font in particolare. Si è fatto una idea di massima e poi ha dato la sua interpretazione, disegnandola da zero.
Oltre alle lettere romane, il font comprende quelle cirilliche.
Più della metà dei siti in cui è usato è situata negli Stati Uniti.
In teoria il Cormorant non era stato pensato per i testi di piccole dimensioni (per quello c’era già l’Eb Garamond, gratis), ma per i testi display. Sugli schermi ad alta definizione e nei testi stampati dà comunque un buon risultato anche in piccolo.
Sul sito si può vedere un vasto assortimento di simboli storici (s lunga, le legature st o sp...) e di funzioni avanzate (forme alternative, eccetera).
Catharsis Fonts ovviamente ha diffuso anche parecchi tipi di carattere, disponibili su Myfonts. Un graziato molto condensato, uno script, un paio di gotici... Quello che mi colpisce di più è il Maestrale, un carattere che ha svolazzi da tutte le parti (non a caso il nome è quello di un vento).
Taggato come calligrafico, ma a lettere separate. Visto in piccole dimensioni dà l’impressione di un manoscritto cinquecentesco o giù di lì, con quella d serpeggiante (ma sono previste ben sei varianti per la d, 7 forme alternative per la f).

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