Gesine Todt
Mi ero segnato il nome di Gesine Todt, probabilmente in relazione all’Amaranth, un senza grazie che mi aveva colpito per l’insolita caratteristica di avere la f con tratto discendente.
La e è senza spigolo, la a è ad un solo livello, diciamo che è un tipo di carattere influenzato nella forma dagli upright italics, i corsivi con aste verticali, potremmo tradurre. Comunque lo spessore dei tratti può renderlo un sostituto dell’Arial, dei caratteri svizzeri o da segnaletica in genere, con la differenza che si nota eccome. Qua e là ci sono delle punte inclinate verso sinistra o destra che non possono passare inosservate.
Fontsquirrel ha due altri font della stessa autrice: il Leckerli One e lo Snippet. Il primo è un calligrafico dai tratti molto inchiostrati, una specie di Script Mt Bold, ma più morbido. Il secondo è un senza grazie dai tratti sottili. Niente a che vedere con gli svizzeri, qua la personalità si nota eccome. La f ha l’occhiello in alto e il tratto discendente come se fosse tracciata a penna. La C in alto gira su sé stessa fino a formare un occhiello, e così via. La J ha una forma improbabile, la M ha uno dei tratti obliqui che spunta oltre il vertice centrale, leggermente piegato.
Una via di mezzo tra uno stampatello senza grazie e un calligrafico, direi. Peccato che Fontsquirrel non gli assegna nessun tag per descriverlo (e anche quando lo fanno, le parole per una descrizione non sono mai abbastanza).
La Todt è tedesca, lavora presso la Mindkau di Berlino, che dovrebbe essere un’azienda che si occupa di design e illustrazione. Lei ha una sua pagina web personale, che contiene qualche immagine e i link a siti e social network di riferimento.
La e è senza spigolo, la a è ad un solo livello, diciamo che è un tipo di carattere influenzato nella forma dagli upright italics, i corsivi con aste verticali, potremmo tradurre. Comunque lo spessore dei tratti può renderlo un sostituto dell’Arial, dei caratteri svizzeri o da segnaletica in genere, con la differenza che si nota eccome. Qua e là ci sono delle punte inclinate verso sinistra o destra che non possono passare inosservate.
Fontsquirrel ha due altri font della stessa autrice: il Leckerli One e lo Snippet. Il primo è un calligrafico dai tratti molto inchiostrati, una specie di Script Mt Bold, ma più morbido. Il secondo è un senza grazie dai tratti sottili. Niente a che vedere con gli svizzeri, qua la personalità si nota eccome. La f ha l’occhiello in alto e il tratto discendente come se fosse tracciata a penna. La C in alto gira su sé stessa fino a formare un occhiello, e così via. La J ha una forma improbabile, la M ha uno dei tratti obliqui che spunta oltre il vertice centrale, leggermente piegato.
Una via di mezzo tra uno stampatello senza grazie e un calligrafico, direi. Peccato che Fontsquirrel non gli assegna nessun tag per descriverlo (e anche quando lo fanno, le parole per una descrizione non sono mai abbastanza).
La Todt è tedesca, lavora presso la Mindkau di Berlino, che dovrebbe essere un’azienda che si occupa di design e illustrazione. Lei ha una sua pagina web personale, che contiene qualche immagine e i link a siti e social network di riferimento.
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