Goudy
Frederic Goudy è uno dei più importanti disegnatori di caratteri della prima metà del ventesimo secolo. Secondo Identifont è “probabilmente il più conosciuto dei tipografi americani”.
Su Wikipedia c’è un lunghissimo articolo che lo riguarda. Si parla del fatto che ha iniziato a lavorare come disegnatore dopo i quaranta anni, si dice che disegnasse a mano senza strumenti. Si parla dell’incendio del suo studio che ha distrutto molti dei suoi lavori, dei contrasti con la Atf, delle sue lezioni.
I suoi tipi più famosi sono il Goudy Old Style e l’Engravers Gothic. Il primo porta il suo nome, ma lui ne ricavò solo 1500 dollari, per avere venduto i disegni originali alla Atf senza nessun accordo sulla spartizione dei profitti per le ulteriori espansioni che la fonderia realizzò. Il secondo, anche se si chiama Gothic, che farebbe pensare a un carattere senza grazie, le grazie ce le ha, ma molto piccole.
Identifont mostra una top-ten di font popolari disegnati da Goudy, in cui non compare né il primo né il secondo. Ci sono invece varie versioni del Californian, il Berkeley Oldstyle, un Pabst Oldstyle (strano perché ha le minuscole molto schiacciate, basse rispetto alle maiuscole e ai tratti ascendenti).
Su Fontsinuse il Copperplate Gothic è il più segnalato (25), seguito dal Goudy Old Style (11), dal Goudy Heavyface (9) e dal Kennerley (7).
L’Heavyface è una specie di Cooper Black. Compare in alcune storiche pubblicità della Apple degli anni 70-80 (ma non in quella famosa dell’Apple II con l’uomo al computer e la donna in cucina, dove invece c’è un Belwe Bold).
Kennerley invece è molto più sottile. Con la e alla veneziana, può essere usato per dare alle pagine un aspetto antico.
Un Goudy Bookletter 1911, anche questo con la e in salita, si trova in download gratuito su Google Fonts, disegnato da Barry Schwartz. Lo stesso disegnatore ha realizzato il Sorts Mill Goudy, sempre su Google Fonts, revival del Goudy Oldstyle.
Schwartz ha realizzato anche un meno conosciuto Linden Hill, che è un revival del Deepdene, sempre di Goudy.
Su Wikipedia c’è un lunghissimo articolo che lo riguarda. Si parla del fatto che ha iniziato a lavorare come disegnatore dopo i quaranta anni, si dice che disegnasse a mano senza strumenti. Si parla dell’incendio del suo studio che ha distrutto molti dei suoi lavori, dei contrasti con la Atf, delle sue lezioni.
I suoi tipi più famosi sono il Goudy Old Style e l’Engravers Gothic. Il primo porta il suo nome, ma lui ne ricavò solo 1500 dollari, per avere venduto i disegni originali alla Atf senza nessun accordo sulla spartizione dei profitti per le ulteriori espansioni che la fonderia realizzò. Il secondo, anche se si chiama Gothic, che farebbe pensare a un carattere senza grazie, le grazie ce le ha, ma molto piccole.
Identifont mostra una top-ten di font popolari disegnati da Goudy, in cui non compare né il primo né il secondo. Ci sono invece varie versioni del Californian, il Berkeley Oldstyle, un Pabst Oldstyle (strano perché ha le minuscole molto schiacciate, basse rispetto alle maiuscole e ai tratti ascendenti).
Su Fontsinuse il Copperplate Gothic è il più segnalato (25), seguito dal Goudy Old Style (11), dal Goudy Heavyface (9) e dal Kennerley (7).
L’Heavyface è una specie di Cooper Black. Compare in alcune storiche pubblicità della Apple degli anni 70-80 (ma non in quella famosa dell’Apple II con l’uomo al computer e la donna in cucina, dove invece c’è un Belwe Bold).
Kennerley invece è molto più sottile. Con la e alla veneziana, può essere usato per dare alle pagine un aspetto antico.
Un Goudy Bookletter 1911, anche questo con la e in salita, si trova in download gratuito su Google Fonts, disegnato da Barry Schwartz. Lo stesso disegnatore ha realizzato il Sorts Mill Goudy, sempre su Google Fonts, revival del Goudy Oldstyle.
Schwartz ha realizzato anche un meno conosciuto Linden Hill, che è un revival del Deepdene, sempre di Goudy.
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