Ultramagnetic
Ultramagnetic è un senza grazie condensato, una specie di Impact ma più leggero e morbido. La lettera più caratteristica è la Q, che ha la coda verticale e conica, come se la lettera ci poggiasse sopra e dovesse essere conficcata nel terreno da qualche parte. La punta non è spigolosa, è arrotondata. Anche le altre lettere sono prive di spigoli appuntiti, guardare il numero uno, per esempio. Il nome completo è YWFT Ultramagnetic, e questo fa capire quale è la fonderia che lo pubblica: You Work For Them.
Il disegnatore, secondo Identifont, è Michael Cina. L’anno, il 2011.
In questi giorni sul sito di You Work For Them è in vendita con l’80 per cento di sconto (solo 4 dollari), la versione Rough dell’Ultramagnetic, ovvero sporca.
Sulle lettere c’è stato aggiunto un effetto-ruvido, disponibile in varie gradazioni diverse e vari pesi diversi.
Su Wikipedia non c’è una pagina dedicata alla fonderia. Il sito raccoglie font di 480 fonderie diverse di tutto il mondo, dice. 112 sono venduti col marchio Ywft.
“Per quasi vent’anni aziende come Apple, Disney, Nike, Harley Davidson, Starbucks e molti altri hanno scelto i nostri font per rappresentarle”, dice la loro presentazione.
“Anche se siamo conosciuti soprattutto come un rivenditore, nel cuore siamo ancora una fonderia, e il nostro studio creativo ha continuato a produrre e offrire font con disegno originale”.
Il fondatore e direttore è Michael Paul Young.
La pagina di presentazione di ogni fonderia sul sito non presenta un elenco di specimen automatici come succede altrove, ma accatasta tante presentazioni colorate, spesso con scritte alla rinfusa. Solo passandoci sopra col puntatore del mouse compare in piccolo il nome del font in questione.
Clicco sul più curioso, il Bit, ispirato alla grafica dei vecchi videogiochi a cristalli liquidi, tipo Game Boy. Apparentemente le lettere sono fatte di pixel, come sugli schermi dell’epoca, in realtà accanto ad alcuni tratti più spessi ce ne sono di più sottili. Scelta fatta forse per alleggerire un po’ il peso delle lettere, ma non è detto che visivamente il risultato sia coerente.
Il prezzo di partenza è 10 dollari (-1c).
Il disegnatore, secondo Identifont, è Michael Cina. L’anno, il 2011.
In questi giorni sul sito di You Work For Them è in vendita con l’80 per cento di sconto (solo 4 dollari), la versione Rough dell’Ultramagnetic, ovvero sporca.
Sulle lettere c’è stato aggiunto un effetto-ruvido, disponibile in varie gradazioni diverse e vari pesi diversi.
Su Wikipedia non c’è una pagina dedicata alla fonderia. Il sito raccoglie font di 480 fonderie diverse di tutto il mondo, dice. 112 sono venduti col marchio Ywft.
“Per quasi vent’anni aziende come Apple, Disney, Nike, Harley Davidson, Starbucks e molti altri hanno scelto i nostri font per rappresentarle”, dice la loro presentazione.
“Anche se siamo conosciuti soprattutto come un rivenditore, nel cuore siamo ancora una fonderia, e il nostro studio creativo ha continuato a produrre e offrire font con disegno originale”.
Il fondatore e direttore è Michael Paul Young.
La pagina di presentazione di ogni fonderia sul sito non presenta un elenco di specimen automatici come succede altrove, ma accatasta tante presentazioni colorate, spesso con scritte alla rinfusa. Solo passandoci sopra col puntatore del mouse compare in piccolo il nome del font in questione.
Clicco sul più curioso, il Bit, ispirato alla grafica dei vecchi videogiochi a cristalli liquidi, tipo Game Boy. Apparentemente le lettere sono fatte di pixel, come sugli schermi dell’epoca, in realtà accanto ad alcuni tratti più spessi ce ne sono di più sottili. Scelta fatta forse per alleggerire un po’ il peso delle lettere, ma non è detto che visivamente il risultato sia coerente.
Il prezzo di partenza è 10 dollari (-1c).
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