Umbria Journal, Star Trek

Lo Stop di Novarese, disegnato nel 1971, è tuttora un font molto usato, specie per aziende dove l’aspetto tecnico ha la sua importanza. Si trova sulle tute degli operai, ma anche sulle confezioni dei ferri da stiro. Nella testata di un giornale o di un sito web non s’era mai visto. E non si è visto ancora. Perché è vero che nella testata di Umbria Journal si vede l’eredità di Novarese, ma non si tratta dello Stop. La M ha due gambe staccate dal tratto orizzontale (nello Stop era una sola). La B e la R hanno la parte inferiore dell’asta, mentre nello Stop non c’era. Nella A, il tratto di destra prosegue in orizzontale verso sinistra. La U ha la base tonda mentre nello Stop aveva uno spigolo.
Per giunta è anche una versione italica, o forse sarebbe meglio dire obliqua. Che font è?
Myfonts non elenca i font simili allo Stop. Identifont sì, ma non sono poi così simili.
Mi viene in mente che, essendo un sito web secondario, anziché essersi rivolto a siti web commerciali possa essersi rivolto a quelli alternativi.
Vado su Dafont, sfoglio un po’ di pagine.
Arrivato a pagina 18 della categoria Techno, trovo lo Sternbach, di Pixel Sagas. Gratis per uso personale, disponibile in sei versioni: oltre le quattro standard (regular e bold, con relativi italici) anche in Hollow (solo linea di contorno. Con relativo italico).
La didascalia non nomina Novarese, ma dice che l’ispirazione è il logo di Star Trek: The Next Generation.
Ed effettivamente la forma delle lettere è la stessa della serie tv. Dove pure era un italico.
Sarà che non sono un fan della serie, ma ad esserlo ci sarebbe un mare di informazioni tipografiche da memorizzare. Un trattato in proposito è stato pubblicato sul sito di Fontshop, a partire dal primo font utilizzato, che non era esistente ma era fatto apposta.
La serie Next Generation è andata in onda tra il 1987 e il 1994.
L’autore, che è un esperto, riconosce al volo l’ispirazione di Novarese. E linka una versione commerciale del font usato per il logo del telefilm, che si chiama Sonic, disponibile sia nella versione tagliata che in quella completa. Nella quale appunto, i tratti verticali non sono presenti solo nella parte bassa ma arrivano fino sopra.
Lo stesso articolo nomina anche il Microgramma (o forse l’Eurostile), sempre di Novarese, usato per la più recente serie Star Trek: Enterprise.

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