Elvira
“Elvira, mistress of the dark” è un film uscito nel 1988, conosciuto in Italia col titolo più banale di “Una strega di nome Elvira”.
È una divertentissima commedia sexy dell’orrore, un film diventato un classico, nel suo genere.
La protagonista è impersonata dall’attrice Cassandra Peterson, entrata nell’immginario erotico grazie alla sua scollatura mozzafiato e al look molto dark.
Ma qui ci interessano non tanto le curve femminili ma quelle tipografiche. I titoli di testa del film, per esempio, sono molto interessanti. C’è una L ha ha una grazia che risale fino a metà lettera, la N e la R che si allungano fin sotto la linea di base, mentre U e W sforano al di sopra della linea superiore delle maiuscole... Di che font si tratta?
Provo a fare una ricerca su internet, ma niente. Chiaramente i fotogrammi del film, con le scritte in rosso, non entrano nei programmi di riconoscimento automatico. E nessuno sembra avere fatto la domanda o posto la risposta sui forum.
Uno era interessato al font usato per scrivere la parola “Elvira”, e la risposta l’ha ottenuta. Si tratta del Solemnis, come si può constatare provando sul sito di Berthold Types. Il sottotitolo, “Mistress of the Dark”, è scritto in corsivo, con un effetto molto horror, ma è evidente che non si tratta di un font, bensì di una scritta fatta appositamente.
Quello che interessa a me è il font utilizzato per tutti gli altri titoli di testa: casa cinematografica, attori, eccetera.
Mi sembra di ricordare di avere visto qualcosa di simile su Google Fonts. Possibile?
Vado a cercare. Ed ecco qua, trovo lo Smythe, del compianto Vernon Adams (morto giovane a causa di un incidente in Vespa, autore di molti dei più amati font gratuiti che si trovano su Google).
Somiglia a quello del film, ma non è identico.
Dice la descrizione che si tratta di un “reworking and mashing together” di vari caratteri del tardo diciannovesimo - inizio ventesimo secolo che possono essere descritti come “Arts and crafts” o “Art Deco”.
Ho un’idea. Lo scarico, digito una L bella grossa e la passo a What The Font.
Il quale mi restituisce tanti risultati. Tra cui quello che mi interessa: il Gable Antique Cond Sg Regular.
Che apparentemente mi pare identico, per quanto riguarda le maiuscole, mentre per le minuscole qualcosa non mi torna, soprattutto la n.
Comunque i tratti movimentati, che sconfinano in alto e in basso sono quelli, e sono quelle le grazie dal profilo curvo che finisce a punta.
La fonderia è la Spiece Graphics, che ha ripreso il disegno dalla Bauersche Giesserei.
Nella descrizione si legge che il disegno risale alla fine dell’Ottocento, a cura della Bauer Type Foundry, in Germania.
Tra i tag ci sono anche “halloween”, “casa infestata”, vittoriano, antico, vintage, art noveau, narrow (in effetti è molto stretto), retro, revival e altre cose banali.
30 euro (-1c)
Per tornare al Solemnis, il disegnatore invece è Gunter Gerhard Lange, la data è il 1953. Il prezzo è molto più alto: 65 dollari.
È una divertentissima commedia sexy dell’orrore, un film diventato un classico, nel suo genere.
La protagonista è impersonata dall’attrice Cassandra Peterson, entrata nell’immginario erotico grazie alla sua scollatura mozzafiato e al look molto dark.
Ma qui ci interessano non tanto le curve femminili ma quelle tipografiche. I titoli di testa del film, per esempio, sono molto interessanti. C’è una L ha ha una grazia che risale fino a metà lettera, la N e la R che si allungano fin sotto la linea di base, mentre U e W sforano al di sopra della linea superiore delle maiuscole... Di che font si tratta?
Provo a fare una ricerca su internet, ma niente. Chiaramente i fotogrammi del film, con le scritte in rosso, non entrano nei programmi di riconoscimento automatico. E nessuno sembra avere fatto la domanda o posto la risposta sui forum.
Uno era interessato al font usato per scrivere la parola “Elvira”, e la risposta l’ha ottenuta. Si tratta del Solemnis, come si può constatare provando sul sito di Berthold Types. Il sottotitolo, “Mistress of the Dark”, è scritto in corsivo, con un effetto molto horror, ma è evidente che non si tratta di un font, bensì di una scritta fatta appositamente.
Quello che interessa a me è il font utilizzato per tutti gli altri titoli di testa: casa cinematografica, attori, eccetera.
Mi sembra di ricordare di avere visto qualcosa di simile su Google Fonts. Possibile?
Vado a cercare. Ed ecco qua, trovo lo Smythe, del compianto Vernon Adams (morto giovane a causa di un incidente in Vespa, autore di molti dei più amati font gratuiti che si trovano su Google).
Somiglia a quello del film, ma non è identico.
Dice la descrizione che si tratta di un “reworking and mashing together” di vari caratteri del tardo diciannovesimo - inizio ventesimo secolo che possono essere descritti come “Arts and crafts” o “Art Deco”.
Ho un’idea. Lo scarico, digito una L bella grossa e la passo a What The Font.
Il quale mi restituisce tanti risultati. Tra cui quello che mi interessa: il Gable Antique Cond Sg Regular.
Che apparentemente mi pare identico, per quanto riguarda le maiuscole, mentre per le minuscole qualcosa non mi torna, soprattutto la n.
Comunque i tratti movimentati, che sconfinano in alto e in basso sono quelli, e sono quelle le grazie dal profilo curvo che finisce a punta.
La fonderia è la Spiece Graphics, che ha ripreso il disegno dalla Bauersche Giesserei.
Nella descrizione si legge che il disegno risale alla fine dell’Ottocento, a cura della Bauer Type Foundry, in Germania.
Tra i tag ci sono anche “halloween”, “casa infestata”, vittoriano, antico, vintage, art noveau, narrow (in effetti è molto stretto), retro, revival e altre cose banali.
30 euro (-1c)
Per tornare al Solemnis, il disegnatore invece è Gunter Gerhard Lange, la data è il 1953. Il prezzo è molto più alto: 65 dollari.
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