Etaoin shrldu
I tasti sulla tastiera della Linotype non erano disposti come su una normale tastiera del computer (qwerty...). Erano ordinati invece per frequenza d’uso nella lingua inglese, in verticale, da sinistra a destra. Il primo tasto in alto era una e, sotto c’era una t, poi una a, e così via. Sulla prima colonna quindi si leggeva “etaoin”, sulla seconda “shrdlu”. Capitava talvolta che il linotipista commettesse un errore di battitura, e non aveva un modo semplice di correggerlo. Era più facile completare la riga digitando tasti a caso, fonderla lo stesso, digitare poi la riga giusta, e ricordarsi alla fine di togliere quella sbagliata. Se non lo faceva il linotipista, era il correttore di bozze che doveva rendersi conto di quello che era successo e togliere la riga sbagliata prima che venisse composta la versione definitiva dell’articolo.
Per comodità, l’usanza dei linotipisti era quella di digitare i tasti nell’ordine, dall’alto in basso, da sinistra a destra. Quindi nella riga sbagliata risultava scritto “etaoin shrdlu”.
Capitava a volte che l’errore sfuggiva a tutti, e il testo veniva stampato con questa sequenza, che per chi non conosceva il funzionamento della linotype era senza senso.
Wikipedia ha una pagina apposita sull’argomento. Anche in lingua italiana, dove la versione ufficiale viene un po’ messa in dubbio: si poteva benissimo “mandare” la linea anche se incompleta, e comunque era semplice, dice la Wiki, sostituire la lettera sbagliata.
Agli addetti ai lavori la parola etaoin saltava agli occhi, e quindi poteva essere una parola in codice per dire che quella riga conteneva un errore e quindi bisognava sostituirla.
Cercando nell’archivio della libreria del Congresso degli Stati Uniti d’America vengono fuori 383 pagine che contengono “etaoin shrdlu”, solo nel periodo tra il 1836 e il 1923.
Le due parole sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo, finendo sui dizionari, in opere letterarie, musicali, documentari.
Per comodità, l’usanza dei linotipisti era quella di digitare i tasti nell’ordine, dall’alto in basso, da sinistra a destra. Quindi nella riga sbagliata risultava scritto “etaoin shrdlu”.
Capitava a volte che l’errore sfuggiva a tutti, e il testo veniva stampato con questa sequenza, che per chi non conosceva il funzionamento della linotype era senza senso.
Wikipedia ha una pagina apposita sull’argomento. Anche in lingua italiana, dove la versione ufficiale viene un po’ messa in dubbio: si poteva benissimo “mandare” la linea anche se incompleta, e comunque era semplice, dice la Wiki, sostituire la lettera sbagliata.
Agli addetti ai lavori la parola etaoin saltava agli occhi, e quindi poteva essere una parola in codice per dire che quella riga conteneva un errore e quindi bisognava sostituirla.
Cercando nell’archivio della libreria del Congresso degli Stati Uniti d’America vengono fuori 383 pagine che contengono “etaoin shrdlu”, solo nel periodo tra il 1836 e il 1923.
Le due parole sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo, finendo sui dizionari, in opere letterarie, musicali, documentari.
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