Francois One, Pastas Black

Un’associazione culturale locale ha usato per il suo sito web il Francois One, del compianto Vernon Adams. Si carica gratuitamente dai server di Google. A prima vista è un normale senza grazie svizzero moderno, ma ha una particolarità: nelle lettere maiuscole ci sono molti tratti che terminano con un taglio obliquo: la gamba della R, per esempio, la parte superirore di I o L. Visto che sul sito i titoli sono scritti tutti in maiuscolo, ne viene fuori un andamento incostante, barcollante, che salta subito all’occhio.
L’associazione da pochi mesi ha un logo bello nuovo. Il precedente era fatto con le rozze lettere del Pastas Black, che si scarica su Dafont. Un alfabeto maiuscolo, lettere senza tratti curvi, irregolari come fossero disegnate a mano, con un bordo 3d aggiunto sulla sinistra. Il lato è in ombra, tutto nero, la parte superiore invece è in luce.
L’autore si firmava Sub_, ha postato solo un altro font, irregolare come se fosse disegnato a inchiostro con uno strumento non meglio precisato, con maiuscole quasi della stessa altezza delle minuscole. Ha fatto poco più di un quinto del Pastas, in termini di download.

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