Google a piccole dimensioni
Qual’è il miglior font da visualizzare sullo schermo a piccole dimensioni, tra quelli gratuiti che si trovano su Google?
Il sito permette di visualizzare i font fino a una dimensione minima di 8px. Si possono visualizzare frasi singole, ma anche interi paragrafi. Lo stesso per ciascun font, o paragrafi diversi. Insomma, fare il confronto è facile, senza installare niente.
Il fatto è che la grandezza dichiarata non corrisponde necessariamente allo spazio occupato. A parità di grandezza, alcuni tipi hanno le lettere più grandi. Il Montserrat per esempio è quello che salta per primo all’occhio. A grandezza 8 pixel, occupa all’incirca lo stesso spazio che l’Open Sans occupa a 9 pixel. E comunque non è troppo scuro, resta sul grigio, mentre l’Open Sans è leggermente più nero.
L’Oswald non è adatto a piccole dimensioni, essendo troppo stretto. Ma anche il Lato ha qualche problema: gli occhielli della g o della e soprattutto si riempiono di nero.
Il BioRhyme Expanded occupa tantissimo spazio, ma non è affatto leggibile, visto che le lettere sono molto larghe, e gli ascendenti troppo corti. Qui è il tratto inferiore della e, e quello superiore della a, che si attaccano ai tratti vicini.
Roboto e Merriweather non hanno problemi di questo tipo. E neanche il Lora, che però è troppo piccolo.
Il Fira Sans si legge bene.
Comunque, tra i Serif i migliori penso che siano Roboto Slab e Merriweather, ma anche il Libre Baskerville fa una discreta figura. Sconsigliati invece Crimson Text e Bellefeir, che invece sono microscopici (c’è molto spazio bianco tra una riga e l’altra).
Tra i sans vanno bene Montserrat, Raleway. Anche il Rubik.
La scrittura a mano è vivamente sconsigliata per le piccole dimensioni. Il Gloria Alleluya si distingue abbastanza, ma le lettere sono storte e attaccate tra di loro. C’è qualcosa che sembra stampato, e che da sul grigio, tipo l’Handlee. Più scuro è il Merienda.
Il Delius occupa uno sproposito di spazio. L’Eagle Lake, tipo manoscritto medievale, si legge tranquillamente.
I calligrafici in gran parte sono illeggibili. Tipo, il Sacramento, a 8 px è quasi una linea orizzontale continua con tanti segnetti sopra e sotto.
Tra i monospace il migliore è forse il Roboto Mono. Il Cousine sembra abbastanza pulito. Scelte di tutto rispetto sono Fira e Oxygen.
Concludiamo con i display, che in teoria dovrebbero essere l’opposto della leggibilità in piccole dimensioni, essendo progettati per i titoli. Invece troviamo il Comfortaa, che fa la sua figura.
C’è il Cinsel Decorative, di sole maiuscole. E poi Averia Serif, Corben, Metamorphous (quest’ultimo dalle forme medievali).
Non ci metto il Pess Start 2p perché, anche se si legge distintamente, occupa una notevole quantità di spazio.
Il confronto l’ho fatto a parità di dimensione dichiarata, 8px. Volendo confrontare a parità di spazio occupato, bisognerebbe impostare in ogni casella un valore diverso, separatamente. Cosa impossibile, in alcuni casi, non potendo scendere al di sotto di 8 px nella finestra di prova, anche per i caratteri troppo ingombranti.
Il sito permette di visualizzare i font fino a una dimensione minima di 8px. Si possono visualizzare frasi singole, ma anche interi paragrafi. Lo stesso per ciascun font, o paragrafi diversi. Insomma, fare il confronto è facile, senza installare niente.
Il fatto è che la grandezza dichiarata non corrisponde necessariamente allo spazio occupato. A parità di grandezza, alcuni tipi hanno le lettere più grandi. Il Montserrat per esempio è quello che salta per primo all’occhio. A grandezza 8 pixel, occupa all’incirca lo stesso spazio che l’Open Sans occupa a 9 pixel. E comunque non è troppo scuro, resta sul grigio, mentre l’Open Sans è leggermente più nero.
L’Oswald non è adatto a piccole dimensioni, essendo troppo stretto. Ma anche il Lato ha qualche problema: gli occhielli della g o della e soprattutto si riempiono di nero.
Il BioRhyme Expanded occupa tantissimo spazio, ma non è affatto leggibile, visto che le lettere sono molto larghe, e gli ascendenti troppo corti. Qui è il tratto inferiore della e, e quello superiore della a, che si attaccano ai tratti vicini.
Roboto e Merriweather non hanno problemi di questo tipo. E neanche il Lora, che però è troppo piccolo.
Il Fira Sans si legge bene.
Comunque, tra i Serif i migliori penso che siano Roboto Slab e Merriweather, ma anche il Libre Baskerville fa una discreta figura. Sconsigliati invece Crimson Text e Bellefeir, che invece sono microscopici (c’è molto spazio bianco tra una riga e l’altra).
Tra i sans vanno bene Montserrat, Raleway. Anche il Rubik.
La scrittura a mano è vivamente sconsigliata per le piccole dimensioni. Il Gloria Alleluya si distingue abbastanza, ma le lettere sono storte e attaccate tra di loro. C’è qualcosa che sembra stampato, e che da sul grigio, tipo l’Handlee. Più scuro è il Merienda.
Il Delius occupa uno sproposito di spazio. L’Eagle Lake, tipo manoscritto medievale, si legge tranquillamente.
I calligrafici in gran parte sono illeggibili. Tipo, il Sacramento, a 8 px è quasi una linea orizzontale continua con tanti segnetti sopra e sotto.
Tra i monospace il migliore è forse il Roboto Mono. Il Cousine sembra abbastanza pulito. Scelte di tutto rispetto sono Fira e Oxygen.
Concludiamo con i display, che in teoria dovrebbero essere l’opposto della leggibilità in piccole dimensioni, essendo progettati per i titoli. Invece troviamo il Comfortaa, che fa la sua figura.
C’è il Cinsel Decorative, di sole maiuscole. E poi Averia Serif, Corben, Metamorphous (quest’ultimo dalle forme medievali).
Non ci metto il Pess Start 2p perché, anche se si legge distintamente, occupa una notevole quantità di spazio.
Il confronto l’ho fatto a parità di dimensione dichiarata, 8px. Volendo confrontare a parità di spazio occupato, bisognerebbe impostare in ogni casella un valore diverso, separatamente. Cosa impossibile, in alcuni casi, non potendo scendere al di sotto di 8 px nella finestra di prova, anche per i caratteri troppo ingombranti.
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