“a” single storey

Tra i caratteri di Google la a minuscola con un solo piano che compare per prima nella schermata iniziale è quella del Rammetto One, di Vernon Adams. Si tratta di un carattere display, neretto, praticamente, con i tratti un po’ sghembi, insoliti.
Per trovare qualcosa di simile al Futura bisogna scendere molto più un basso. A quanto pare non va granché di moda, al giorno d’oggi.
Il primo che corrisponde alla descrizione è il Poppins. Dove è vero che c’è la a geometrica, ma la t non è a forma di croce: la parte inferiore curva normalmente verso destra.
Lo stesso discorso vale per il Muli e il Timmana (che è italico, quindi non conta) e il Lobster (che è calligrafico, idem).
La combinazione di t ed a come quella del Futura la troviamo nel Josefin Sans, di Santiago Orozco. Qui però a distinguersi particolarmente, è la e, il cui tratto circolare è esteso apparentemente tre quarti di circonferenza, e la lettera sembra ruotata un po’ in senso antiorario. Nel Futura invece la e non ha niente di particolarmente strano.
Una e più normale sta nel Questrial, ancora più in basso. La cui descrizione dice: “È pesantemente influenzato dal design svizzero, simile allo stile grottesco che si trova nell’Helvetica”. Il Futura non è neanche nominato, anche se la forma di base di molte lettere è quella. Strano.
È disponibile solo nello stile regular, che è apparentemente più leggero del Josefin Sans regular (che però è disponibile anche in due versioni più sottili).
Altra differenza notevole è che nel Questrial l’altezza della x è di poco inferiore a quella di maiuscole. La quale è la stessa dei tratti ascendenti. Nel Josefin invece si varia molto di più. Non soltanto la a è molto più piccola della l, ma esistono varie misure intermedie. La t è più alta della a, le maiuscole sono più alte della t, la l è più alta delle maiuscole.
Per tornare a Vernon Adams, il disegnatore aveva realizzato anche un interessante Paytone One, con a geometrica, bold, ma tanti tratti arrotondati, per usi display che potevano risultare abbastanza simpatici.
E la a geometrica a doppia grazia, come abbiamo visto anche sulle prime pagine dei quotidiani italiani nella prima metà del Novecento? Credevo che nessuno avesse osato riproporla, invece c’è anche quella, ma solo per usi particolari. Molto più in basso c’è il Vast Shadow, di Nicole Fally, che come dice il nome è disponibile solo nella versione con l’ombra su un fianco, a simulare lo spessore rispetto al foglio.

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