Cabin
I titoli sul sito del quotidiano romano Il Tempo sono in Cabin Bold. Il font è un senza grazie con le l che curvano in basso, e anche l’asta verticale della a minuscola fa la stessa cosa. In particolare ha una M maiuscola coi fianchi che si divaricano, che in qualche modo ricorda la M della testata. Anche se il font usato nella testata è uno slab, scelto nel lontano 1944, dopo la liberazione di Roma (almeno, l’attuale quotidiano è stato fondato in quei giorni. Il nome deriva da un altro giornale vissuto per pochi anni ai tempi della prima guerra mondiale, di cui però sul web non esistono scannerizzazioni, quindi non si sa come era fatta la testata). Gli articoli del sito web invece optano per un normale Georgia, che comunque è una scelta non scontata, tenuto conto che su internet spesso i testi piccoli vengono scritti con un senza grazie, vedi Facebook e Twitter. Cabin è un font gratuito di Impallari Type che può essere scaricato tranquillamente da Google in tre versioni: quella normale (8 stili), quella condensata (altri 4), e quella Sketch, ovvero che sembra disegnata a mano in manierra irregolare (linea esterna più un po’ di ombreggiatura all’interno). E questa in altri due stili.
Impallari ha anche un sito, non molto frequentato, ma impaginato pulito, grigio su bianco, come fosse un libro di letteratura (“Scusate la polvere”, dice un disclaimer, il proprietario evidentemente auspica di mandare in pensione la grafica antiquata). In evidenza ci sono il Libre Franklin, il Libre Bodoni e il Libre Caslon. Solo più in basso ci sono l’Amiko e l’Encode Sans.
Ma forse il font più caratteristico collegato col nome Impallari è il Lobster, realizzato insieme a Cyreal, un corsivo calligrafico pulito ad alto contrasto, con molte varianti e legature per adattare ogni lettera al contesto.
Tra i più scaricati, al momento, c’è anche il Dosis.
Tra gli altri, c’è il Quattrocento, che salta subito all’occhio per via del nome italiano e del fatto che a prima vista non evoca affatto l’atmosfera quattrocentesca.
Tra i meno scaricati il new Rocker, con i tratti fratturati (adatto a loghi heavy metal, dice la didascalia), e il Ranchers, coi tratti orizzontali più spessi di quelli verticali (ma è un senza grazie).
Fonts In Use assegna a Impallari anche il Raleway, che Google attribuisce vagamente a multiple designers. Il Cabin è segnalato sul sito quattro volte, in un manifesto pressoché dall’impostazione tipografica ottocentesca di una iniziativa lettraria del 2014 in Texas.
Il nome della fonderia dovrebbe prendere il nome da Pablo Impallari. Del quale si sa poco e niente, se non che è basato in sud America, Argentina, forse. Sta su Twitter, comunque.
Impallari ha anche un sito, non molto frequentato, ma impaginato pulito, grigio su bianco, come fosse un libro di letteratura (“Scusate la polvere”, dice un disclaimer, il proprietario evidentemente auspica di mandare in pensione la grafica antiquata). In evidenza ci sono il Libre Franklin, il Libre Bodoni e il Libre Caslon. Solo più in basso ci sono l’Amiko e l’Encode Sans.
Ma forse il font più caratteristico collegato col nome Impallari è il Lobster, realizzato insieme a Cyreal, un corsivo calligrafico pulito ad alto contrasto, con molte varianti e legature per adattare ogni lettera al contesto.
Tra i più scaricati, al momento, c’è anche il Dosis.
Tra gli altri, c’è il Quattrocento, che salta subito all’occhio per via del nome italiano e del fatto che a prima vista non evoca affatto l’atmosfera quattrocentesca.
Tra i meno scaricati il new Rocker, con i tratti fratturati (adatto a loghi heavy metal, dice la didascalia), e il Ranchers, coi tratti orizzontali più spessi di quelli verticali (ma è un senza grazie).
Fonts In Use assegna a Impallari anche il Raleway, che Google attribuisce vagamente a multiple designers. Il Cabin è segnalato sul sito quattro volte, in un manifesto pressoché dall’impostazione tipografica ottocentesca di una iniziativa lettraria del 2014 in Texas.
Il nome della fonderia dovrebbe prendere il nome da Pablo Impallari. Del quale si sa poco e niente, se non che è basato in sud America, Argentina, forse. Sta su Twitter, comunque.
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