Celtic Garamond

Su Youtube c’è un live dei Tuatha De Danaan, un gruppo di musica irlandese, con dei bei titoli di testa scritti con un carattere molto suggestivo. La parte superiore della t ricorda una croce, anche se in basso la lettera è affusolata e piegata a destra. L’asta centrale può ricordare un chiodo, e comunque si resta in tema. La a è ad un solo livello, la e è aperta (una c col trattino centrale. La m e la n hanno forme particolari (la prima ha tre gambe, la seconda è composta da tre tratti: asta verticale, tratto obliquo, altra gamba).
Ho girato un po’ su Identifont per vedere se si trovava qualcosa di simile, ma senza risultato. Una t di quel tipo non è un tratto caratteristico catalogato come insolito da sito.
Non ci pensavo più quando sono passato su Dafont, e qui nella categoria Celtic trovo che il font più scaricato è proprio quello. Si chiama Celtic Garamond, ed è stato caricato da una No Images Font che ha 53 famiglie all’attivo. In nessuna delle quali mi ero imbattuto prima.
Quella che mi colpisce, visto l’argomento, è la Type Knight, dove di nuovo la t è a forma di croce, senza curva in basso stavolta, con grazie a tutte le estremità.
La licenza del font sembra essere “gratis per uso personale”, ma mancano tutte le lettere accentate. Così com’è non può essere usato né per comporre testi in italiano, né in irlandese. Per l’inglese non ci sono problemi, visto che non ha lettere accentate.
L’autore dovrebbe essere ungherese, ma il suo sito è fuori uso, Dafont non fornisce nessuna informazione in proposito.
Scrive Luc Devroye che con l’etichetta No Image Fonts vengono diffusi i font gratuiti disegnati da Levi Halmos tra il 1997 e il 2001.
La versione a pagamento del Celtic Garamond, con accenti di tutti i tipi, si trova su Myfonts a 10 euro, pubblicata da Cheap Pro Fonts.
Identifont comunque non la conosce.
Myfonts non ha un elenco automatico di font simili. Però ha varie liste in cui è inserito, tra cui “Best of medieval and fantasy fonts”. Nella quale si trovano vari onciali, qualche gotico, scritte a mano e il Pr Viking. Che ha forme un po’ bizzarre, tratti e punti imprevisti, ed è un po’ irregolare, ma ha una t minuscola a forma di croce che è un capolavoro.
Suggestivo è anche il Lore, dove la t è graziata solo in alto e in basso, mentre il tratto orizzontale termina un po’ lacerato a destra e sinistra. L’impostazione è gotica, belle anche le bandierine che sventolano sulla A maiuscola, che fanno venire in mente un castello, l’epoca delle crociate.
La fonderia è Dawnland (svedese?), ma il Lore viene definito un Old English manoscritto, dalla didascalia di Myfonts.

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