Il “guadagno” sulle stampanti digitali
In italiano non ho trovato niente sull’argomento. In inglese c’è questo articolo su Bookmobile. Per “guadagno”, in inglese “gain”, si intende quell’effetto creato dall’inchiostro che si allarga sul foglio rendendo la forma della lettera stampata leggermente diversa rispetto a come si vede sullo schermo.
Il problema lo conoscevano già all’epoca dei caratteri metallici, poi della stampa offset ed esiste anche per le stampanti digitali. Più una stampante è buona, più la forma delle lettere dovrebbe essere fedele all’originale. Dovrebbe esserci più definizione nella stampa. Che per i professionisti è fondamentale.
In teoria, comprare una stampante migliore dovrebbe risolvere i problemi, aumentare la qualità. Nell’articolo però si racconta anche di un effetto imprevisto. C’era un testo scritto con caratteri dai tratti sottili, con la vecchia stampante sul foglio veniva bene, con la nuova, migliore, invece sembrava troppo chiaro. Questo perché prima l’inchiostro si allargava sul foglio, provocando un ispessimento dei tratti sottili. La stampante migliore non creava più questo effetto, e visivamente il risultato appariva più scolorito.
Sul sito c’è anche una fotografia, che mostra lo stesso testo, tratto dallo stesso pdf, stampato sia con la stampante vecchia che con quella nuova.
E c’è un excursus in cui si accenna all’optical scaling e alle ink traps.
Il sito è quello di una tipografia di Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti.
Il problema lo conoscevano già all’epoca dei caratteri metallici, poi della stampa offset ed esiste anche per le stampanti digitali. Più una stampante è buona, più la forma delle lettere dovrebbe essere fedele all’originale. Dovrebbe esserci più definizione nella stampa. Che per i professionisti è fondamentale.
In teoria, comprare una stampante migliore dovrebbe risolvere i problemi, aumentare la qualità. Nell’articolo però si racconta anche di un effetto imprevisto. C’era un testo scritto con caratteri dai tratti sottili, con la vecchia stampante sul foglio veniva bene, con la nuova, migliore, invece sembrava troppo chiaro. Questo perché prima l’inchiostro si allargava sul foglio, provocando un ispessimento dei tratti sottili. La stampante migliore non creava più questo effetto, e visivamente il risultato appariva più scolorito.
Sul sito c’è anche una fotografia, che mostra lo stesso testo, tratto dallo stesso pdf, stampato sia con la stampante vecchia che con quella nuova.
E c’è un excursus in cui si accenna all’optical scaling e alle ink traps.
Il sito è quello di una tipografia di Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti.
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