Corriere dello Sport /3
Non sono riuscito a trovare una C come quella del Corriere dello Sport. A occhio. Forse però il software ne è capace. Passo la lettera, colorata di nero, a What The Font e osservo i risultati.
Anche qui, un buco nell’acqua. Una C che abbia le estremità tagliate in obliquo non c’è.
A primo posto c’è il Nerc, di... nessuna fonderia, infatti cliccandoci sopra non trova più neanche la pagina. È stato rimosso? Identifont non trova niente con questo nome.
Al secondo posto c’è il Gretta ExtraBold. Un set di lettere assurde, totalmente sperimentali, basati sulle forme geometriche, qualche eco di Bauhaus, e tratti mancanti (guardare la E o la T).
Più giù c’è l’Arnica, firmato Justi, dove le lettere stampatelle hanno forme riprese dal corsivo. Anche questo, molto sperimentale.
Infine c’è un Pritchard che potrebbe essere interessnte, senonché è soltanto outline. Nella versione regular ci sono solo lettere maiuscole.
Comunque, ho trovato una vecchia copia del Corriere (anni 70) e l’ho messa a confronto con una copia recente.
Prima di tutto si notano le e, che sono diventate più grassette col passare del tempo. Negli anni settanta avevano ancora tanto spazio bianco all’interno, oggi ne resta poco. Solo quelle della parola Corriere: nella parola dello lo spessore resta invariato, anche se le due l si sono avvicinate tra loro.
La r si è un po’ allungata in avanti, mentre quella che c’era prima era molto stretta.
Tutto questo mi fa venire in mente un altro Corriere, quello della Sera, che ha conservato lo stesso stile delle origini, ma facendoci ritocchi ben più consistenti (basta vedere come è cambiata la C).
All’inizio le lettere erano semplicemente avvicinate una all’altra, mentre ora la testata è concepita come un blocco unico.
E anche la forma delle lettere ha assunto una certa stabilità e costanza, tanto che la testata delle origini sembra malferma, con i criteri di oggi.
Per rendersi conto, guardare il bianco all’interno di O, R, D ed A.
Anche qui, un buco nell’acqua. Una C che abbia le estremità tagliate in obliquo non c’è.
A primo posto c’è il Nerc, di... nessuna fonderia, infatti cliccandoci sopra non trova più neanche la pagina. È stato rimosso? Identifont non trova niente con questo nome.
Al secondo posto c’è il Gretta ExtraBold. Un set di lettere assurde, totalmente sperimentali, basati sulle forme geometriche, qualche eco di Bauhaus, e tratti mancanti (guardare la E o la T).
Più giù c’è l’Arnica, firmato Justi, dove le lettere stampatelle hanno forme riprese dal corsivo. Anche questo, molto sperimentale.
Infine c’è un Pritchard che potrebbe essere interessnte, senonché è soltanto outline. Nella versione regular ci sono solo lettere maiuscole.
Comunque, ho trovato una vecchia copia del Corriere (anni 70) e l’ho messa a confronto con una copia recente.
Prima di tutto si notano le e, che sono diventate più grassette col passare del tempo. Negli anni settanta avevano ancora tanto spazio bianco all’interno, oggi ne resta poco. Solo quelle della parola Corriere: nella parola dello lo spessore resta invariato, anche se le due l si sono avvicinate tra loro.
La r si è un po’ allungata in avanti, mentre quella che c’era prima era molto stretta.
Tutto questo mi fa venire in mente un altro Corriere, quello della Sera, che ha conservato lo stesso stile delle origini, ma facendoci ritocchi ben più consistenti (basta vedere come è cambiata la C).
All’inizio le lettere erano semplicemente avvicinate una all’altra, mentre ora la testata è concepita come un blocco unico.
E anche la forma delle lettere ha assunto una certa stabilità e costanza, tanto che la testata delle origini sembra malferma, con i criteri di oggi.
Per rendersi conto, guardare il bianco all’interno di O, R, D ed A.
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