Corriere dello Sport

Tra i dieci font più popolari di Google nella categoria display, ce ne sono ben due che hanno una e col tratto rettilineo molto in salita. Segno caratteristico che a me ricorda la testata del Corriere dello Sport. Il primo è il Poiret One, un solo stile, tratti sottili, spessore costante. Troppo leggero rispetto a quello in uso sul quotidiano. Autore: Denis Masharov.
Il secondo è il Righteous, di Astigmatic. Anche questo diffuso in un solo stile, qui lo spessore dei tratti è simile a quello del Corriere dello Sport, quello che non quadra sono i tratti superiori di alcune lettere: la p e la r. Nel Corriere l’estremità superiore dell’asta è piatta. In pratica l’asta è di forma rettangolare. Nel Righteous invece è a punta in entrambe le lettere.
Lo stesso discorso vale per la d, dove però la punta sottile è in basso, nel Righteous.
C’è da dire che la e non è proprio come quella del Corriere che ha ben poco bianco all’interno dell’occhiello. È una e brutta, presa da sola, secondo me.
Per quanto riguarda la C, entrambi i font di Google tendono a chiuderla, oltre il 50 per cento della circonferenza. La C del quotidiano sportivo romano si estende per meno di metà circonferenza.
Il giornale è stato fondato nel 1924. Su internet ci sono centinaia di prime pagine del giornale attuale, ma non le prime pagine storiche. Il nome era in uso tra il 1924 e il 1928, prima di essere sostituito dal nome Il Littoriale nel periodo fascista, per tornare al vecchio nome tre giorni dopo la caduta del fascismo.
Del Littoriale è più facile trovare delle prime pagine d’epoca, don due caratteri diversi. La versione in uso nel 33 aveva tutte lettere maiuscole dalle forme abbastanza tradizionali, ad eccezione della R che aveva una gamba calligrafica e sottile che andava a sottolineare la I successiva.
I caratteri in uso nel 1940 invece erano molto più sperimentali. Stavolta tutta la scritta era minuscola. La o è tale e quale a quella del Broadway, per intenderci. Ma mentre le forme delle lettere del Broadway si basano sul rettangolo, nella testata del Littoriale diventavano curve in basso, come succede nel corsivo, dove l’asta si piega a manico d’ombrello. In questo caso però la punta arricciata è solo accennata. La stessa forma la troviamo nella i, nella l, nella r, nella a e nella t. La quale è ovviamente la lettera in cui è più facile trovare la curva in basso.
Mentre la e del Broadway si inspessisce sia a destra che a sinistra, la e del Littoriale è spessa soltanto a sinistra. A destra si comporta proprio come la o.
Da segnalare infine la a che è a un solo livello (nel Broadway è a due). La forma base è quella della o, a cui si aggiunge la forma della i (senza puntino), sulla destra.
Le due t erano attaccate tra di loro per il tratto orizzontale, che veniva prolungato al di sopra della o e della r. Faceva praticamente da ponte tra il puntino sulla i precedente e quello sulla i successiva. I quali puntini erano di forma rettangolare, più larghi che lunghi, ovviamente, per stare al di sopra dell’asta molto larga (nel Broadway i puntini sono ovali).
Una delle prime pagine del Littoriale che sono state pubblicate su internet annuncia la vittoria di un nuovo “asso”: Fausto Coppi.
La parola asso era tra virgolette nell’originale. Ma anziché applicare lo standard che si usa oggi, dove le virgolette vanno sempre in alto, si applicava un altro standard. Le virgolette d’apertura stavano in alto, quelle di chiusura in basso.
Come si regolerebbe oggi, il giornale? Per le dichiarazioni, nei titoli d’apertura, il Corriere usa i sergenti. Per mettere in evidenza alcune parole invece ha la possibilità di lavorare sui colori: il rosso, ovviamente, colore della testata, alternato al nero, normalmente, o al bianco, se la scritta compare su fondo scuro.
La stessa pagina che mostra il Littoriale, mostra anche una pagina del Corriere dello Sport del 1952. La testata è praticamente come quella di oggi (a parte che è in nero, e manca la scritta Stadio dietro). Solo che la e, mi ricordavo bene, aveva molto più bianco dentro l’occhiello. Si può sapere chi e quando ha deciso di restringerla?
La S del Righteous non ha nulla a che vedere con quella del quotidiano. Con i tratti rettilinei orizzontali, mi ricorda di più quella di un vecchio logo della Standa o quella dei supermercati Esselunga (che però è spigolosa).
Un’ultima nota: mentre nel littoriale il trattino delle t si prolungava in avanti, nel Corriere dello Sport si prolunga all’indietro, andando a sovrastare (ancora) le lettere o ed r.
Per quanto riguarda il resto di Google, nessun altro del 294 font display presenti può applica la stessa soluzione del Corriere dello Sport per la e minuscola.

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