Fabriano
Sul forum di What The Font per ben due volte hanno posto la domanda relativa al logo delle cartiere Fabriano. In entrambi i casi non è arrivata nessuna risposta.
Inserendo una foto della A nel sistema automatico, vengono restituiti numerosi risultati serif italic. Al primo posto c’è il Caridade Regular, che è un semi-serif calligrafico. E non fa al caso nostro, perché quello di Fabriano è un sans geometrico.
Provo a cercare manualmente “sans geometric”.
Anche qui, se mi cade l’occhio su una A simile, di sicuro si tratta di un italic. Nel regular, la A è quasi sempre simmetrica.
Girando su Dafont mi cade l’occhio sulla A dell’Epic Fusion. Il font non c’entra niente, ma nella didascalia viene citato l’Avant Garde Gothic. Che usa una A storta (ma chiusa) anche nello specimen che si può vedere su Myfonts. Il bordo di destra, verticale, va a fronteggiare il bordo sinistro della V nella parola Avant, verticale anch’esso. Il bordo destro della V è parallelo a quello sinistro della A. Il font contiene numerose legature, cioè lettere che si sovrappongono tra di loro. GA, CA e RA sono alcuni esempi, che si possono vedere nello specimen.
La famiglia è basata sul logo della rivista Avant Garde. I disegnatori coinvolti sono sei, tra cui Benguiat. I vari font sono stati messi a punto tra il 1970 e il 1977.
Non si tratta di quello di Fabriano, dove la A è aperta e dove molte lettere hanno forme sperimentali. La R è aperta, la B ha un solo spazio bianco all’interno, i due occhielli sono collegati, e la lettera è molto larga. Le forme dell’Avant Garde sono più tradizionali. Comunque mi sono familiari, le ho viste altrove. Nel logo di una concessionaria, mi pare, che utilizzava la versione della M inclinata a destra.
Eh, già perché le variant sono parecchie: la A è disponibile la versione tradizionale, quella inclinata a destra e quella inclinata a sinistra. La E può essere rettilinea o curva, la k può avere i tratti obliqui che si toccano alle estremità o a T. E così via.
Continuando a cercare il marchio Fabriano, metto la B e la R in Wtf, sperando che riconosca qualcosa.
Mi restituisce il Qero Nite al primo posto, che ha entrambe le aperture, la stessa forma, ma tagli obliqui e niente spigoli.
Altri risultati, tipo Bd Kameron, sono molto più sperimentali.
Provo a spedire la B al Font Moose di Luc Devroye. Risposta automatica Acquari Bold. Le proporzioni sono quelle, ma gli angoli sono smussati.
E con la A come se la cava? Inizialmente la scambia per un 4. Il che è comprensibile. Per fortuna c’è l’opzione per spiegargli di cosa si tratta. Risultati. Ai primi due posti, Caricatura Italic, uno script, col trattino centrale scollegato a destra. Segue lo Zekton Extended Italic, aperto a sinistra, ma col fianco non verticale. Ritroviamo il Caridade, anche se è chiuso. Poi c’è il Clobber Grotesk Stencil Italic (italic). E poi tanti altri italic o script. Al limite posso notare il Diamanti Diagonal, ma anche qui la A è chiusa.
Concludiamo con una R, e il software va in coma. Nel senso che restituisce il Coma Regular, che non c’entra proprio niente con ciò che stiamo cercando.
Già che ci sto, passo su Identifont e vado a sbirciare tra le unusual features. Solo 23 font sono classificati con la barra della A maiuscola che lascia un divario con la verticale sinistra.
Il Sansation, di Bernd Montag, ha tutte e tre le aperture che cerchiamo (A, B, R). Ma non è lui.
Le altre due caratteristiche non sono così inusuali da essere classificate.
Bandiera bianca. Come già hanno fatto due volte su Wtf. Almeno qui l’Avant Garde l’abbiamo nominato.
Inserendo una foto della A nel sistema automatico, vengono restituiti numerosi risultati serif italic. Al primo posto c’è il Caridade Regular, che è un semi-serif calligrafico. E non fa al caso nostro, perché quello di Fabriano è un sans geometrico.
Provo a cercare manualmente “sans geometric”.
Anche qui, se mi cade l’occhio su una A simile, di sicuro si tratta di un italic. Nel regular, la A è quasi sempre simmetrica.
Girando su Dafont mi cade l’occhio sulla A dell’Epic Fusion. Il font non c’entra niente, ma nella didascalia viene citato l’Avant Garde Gothic. Che usa una A storta (ma chiusa) anche nello specimen che si può vedere su Myfonts. Il bordo di destra, verticale, va a fronteggiare il bordo sinistro della V nella parola Avant, verticale anch’esso. Il bordo destro della V è parallelo a quello sinistro della A. Il font contiene numerose legature, cioè lettere che si sovrappongono tra di loro. GA, CA e RA sono alcuni esempi, che si possono vedere nello specimen.
La famiglia è basata sul logo della rivista Avant Garde. I disegnatori coinvolti sono sei, tra cui Benguiat. I vari font sono stati messi a punto tra il 1970 e il 1977.
Non si tratta di quello di Fabriano, dove la A è aperta e dove molte lettere hanno forme sperimentali. La R è aperta, la B ha un solo spazio bianco all’interno, i due occhielli sono collegati, e la lettera è molto larga. Le forme dell’Avant Garde sono più tradizionali. Comunque mi sono familiari, le ho viste altrove. Nel logo di una concessionaria, mi pare, che utilizzava la versione della M inclinata a destra.
Eh, già perché le variant sono parecchie: la A è disponibile la versione tradizionale, quella inclinata a destra e quella inclinata a sinistra. La E può essere rettilinea o curva, la k può avere i tratti obliqui che si toccano alle estremità o a T. E così via.
Continuando a cercare il marchio Fabriano, metto la B e la R in Wtf, sperando che riconosca qualcosa.
Mi restituisce il Qero Nite al primo posto, che ha entrambe le aperture, la stessa forma, ma tagli obliqui e niente spigoli.
Altri risultati, tipo Bd Kameron, sono molto più sperimentali.
Provo a spedire la B al Font Moose di Luc Devroye. Risposta automatica Acquari Bold. Le proporzioni sono quelle, ma gli angoli sono smussati.
E con la A come se la cava? Inizialmente la scambia per un 4. Il che è comprensibile. Per fortuna c’è l’opzione per spiegargli di cosa si tratta. Risultati. Ai primi due posti, Caricatura Italic, uno script, col trattino centrale scollegato a destra. Segue lo Zekton Extended Italic, aperto a sinistra, ma col fianco non verticale. Ritroviamo il Caridade, anche se è chiuso. Poi c’è il Clobber Grotesk Stencil Italic (italic). E poi tanti altri italic o script. Al limite posso notare il Diamanti Diagonal, ma anche qui la A è chiusa.
Concludiamo con una R, e il software va in coma. Nel senso che restituisce il Coma Regular, che non c’entra proprio niente con ciò che stiamo cercando.
Già che ci sto, passo su Identifont e vado a sbirciare tra le unusual features. Solo 23 font sono classificati con la barra della A maiuscola che lascia un divario con la verticale sinistra.
Il Sansation, di Bernd Montag, ha tutte e tre le aperture che cerchiamo (A, B, R). Ma non è lui.
Le altre due caratteristiche non sono così inusuali da essere classificate.
Bandiera bianca. Come già hanno fatto due volte su Wtf. Almeno qui l’Avant Garde l’abbiamo nominato.
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