Fuoco, ghiaccio
Su Dafont c’è un’apposita categoria Fuoco-Ghiaccio. Oggi al primo posto c’è il Blazed, di Bright Ideas, con fiamme orizzontali verso sinistra. Adatto per una motocicletta, o una hot wheel.
Al secondo posto lo Snowtop Caps, di Dieter Steffmann, con la neve che si è depositata sulla parte superiore delle lettere. Questo mi piace.
Al terzo posto il Guevara, No Images Font, con le fiamme che si innalzano bianco su nero all’interno delle lettere.
Segue il Char BB di Blambot, con le fiamme che si alzano al di sopra delle lettere. E non mi piace.
L’Hot Sweat invece è interessante. Autore Xerographer Fonts. L’effetto è quello delle gocce di vapore su un vetro, in controluce.
Due posizioni più in basso c’è il Winter Flakes, di SpoOn Art, con vari fiocchi di neve di dimensioni diverse in bianco su nero.
Più giù si trova l’Igloo Laser, che sviluppa lo stesso tema della neve depositata sulla parte superiore delle lettere, ma è senza autore. Prima c’è l’Ice Caps, di The Font Nook, che alla neve ci aggiunge anche i ghiaccioli a stalattite nella parte sottostante.
Lo Snaps Taste Christmas, di Galdino Otten, invece appoggia le lettere innevate di sbieco su un morbido tappeto nevoso.
Tra i font in fiamme, mi colpiscono l’Oakland Hills 1991 di Kirk Shelton, dove le lettere stanno come appoggiate su una collina avvolta dalle fiamme, e l’Hell Circus, di Woodcutter, che prende dei caratteri tipo Rosewood, e ci mette qualcosa sopra a simboleggiare le fiamme.
L’Oakland Hills è progettato per far sembrare ogni parola un blocco compatto. Quindi alcuni caratteri speciali contengono solo le fiamme, e vanno messi prima della prima lettera o dopo l’ultima.
Visto che non c’è chiaroscuro, questo font risulta difficilmente leggibile se in piccole dimensioni o se il testo viene messo davanti ad uno sfondo con i colori sbagliati. Come è appunto il caso dello specimen che è stato caricato su Dafont, che probabilmente mira a concorrere al premio per gli specimen peggiori di tutti i tempi.
Il tema delle lettere innevate o ghiacciate è ripetuto anche nelle pagine successive.
Mi colpisce l’Ice Sticks, di Fontilizer, dove le lettere sono dei ciocchetti di legno, nello stile del Rustic.
Nelle pagine successive troviamo anche lettere gotiche o onciali innevate.
Per curiosità vado a vedere l’ultimo della lista, tanto per sapere che cosa mai si può sbagliare in questo settore. Ma non trovo nulla che può essere descritto a parole.
In coda alla lista c’è anche un avviso: dai un’occhiata anche alla categoria Natale.
Lettere innevate le troviamo anche lì, infatti. Tra le prime, Carton Blocks Christmas, ancora di Galdino Otten, o il Pw Joyeux Noel, di Peax Webdesign, dove oltre alla neve sulle lettere c’è anche qualche cerchietto a simboleggiare una nevicata.
Al secondo posto lo Snowtop Caps, di Dieter Steffmann, con la neve che si è depositata sulla parte superiore delle lettere. Questo mi piace.
Al terzo posto il Guevara, No Images Font, con le fiamme che si innalzano bianco su nero all’interno delle lettere.
Segue il Char BB di Blambot, con le fiamme che si alzano al di sopra delle lettere. E non mi piace.
L’Hot Sweat invece è interessante. Autore Xerographer Fonts. L’effetto è quello delle gocce di vapore su un vetro, in controluce.
Due posizioni più in basso c’è il Winter Flakes, di SpoOn Art, con vari fiocchi di neve di dimensioni diverse in bianco su nero.
Più giù si trova l’Igloo Laser, che sviluppa lo stesso tema della neve depositata sulla parte superiore delle lettere, ma è senza autore. Prima c’è l’Ice Caps, di The Font Nook, che alla neve ci aggiunge anche i ghiaccioli a stalattite nella parte sottostante.
Lo Snaps Taste Christmas, di Galdino Otten, invece appoggia le lettere innevate di sbieco su un morbido tappeto nevoso.
Tra i font in fiamme, mi colpiscono l’Oakland Hills 1991 di Kirk Shelton, dove le lettere stanno come appoggiate su una collina avvolta dalle fiamme, e l’Hell Circus, di Woodcutter, che prende dei caratteri tipo Rosewood, e ci mette qualcosa sopra a simboleggiare le fiamme.
L’Oakland Hills è progettato per far sembrare ogni parola un blocco compatto. Quindi alcuni caratteri speciali contengono solo le fiamme, e vanno messi prima della prima lettera o dopo l’ultima.
Visto che non c’è chiaroscuro, questo font risulta difficilmente leggibile se in piccole dimensioni o se il testo viene messo davanti ad uno sfondo con i colori sbagliati. Come è appunto il caso dello specimen che è stato caricato su Dafont, che probabilmente mira a concorrere al premio per gli specimen peggiori di tutti i tempi.
Il tema delle lettere innevate o ghiacciate è ripetuto anche nelle pagine successive.
Mi colpisce l’Ice Sticks, di Fontilizer, dove le lettere sono dei ciocchetti di legno, nello stile del Rustic.
Nelle pagine successive troviamo anche lettere gotiche o onciali innevate.
Per curiosità vado a vedere l’ultimo della lista, tanto per sapere che cosa mai si può sbagliare in questo settore. Ma non trovo nulla che può essere descritto a parole.
In coda alla lista c’è anche un avviso: dai un’occhiata anche alla categoria Natale.
Lettere innevate le troviamo anche lì, infatti. Tra le prime, Carton Blocks Christmas, ancora di Galdino Otten, o il Pw Joyeux Noel, di Peax Webdesign, dove oltre alla neve sulle lettere c’è anche qualche cerchietto a simboleggiare una nevicata.
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