Spessore irregolare
Mi è capitato di recente di vedere una locandina di un evento in cui si cercava di coinvolgere dei giovani. Il font utilizzato era abbastanza insolito: aveva un andamento irregolare, alcune lettere erano molto sottili, altre erano più spesse.
Ho cercato qualcosa di simile su Google Fonts. Tra i font trendy del momento c’è il Kirang Haerang, dei Woowahan Brothers. Dove la variazione nel tratto è spropositata, specie nella O maiuscola. La quale è molto spessa, lasciando un minimo spazio bianco al centro. Il font è composto in gran parte di caratteri coreani, anch’essi basati sul principio dell’irregolarità. Le lettere coreane sono molto simili una all’altra: ad esempio ci può essere un quadrato affiancato da un numero variabile di lineette. Nell’alfabeto corretto il quadrato ha dimensioni abbastanza costanti, nel Kirang Haerang una volta è più largo, una volta più alto, una volta più spesso, una volta più sottile.
I bordi delle lettere sono pure disegnati in maniera malferma.
Gli stessi autori hanno altri tre fonts su Google, tutti display dalle proporzioni un po’ insolite.
Molto, molto più in basso troviamo il Barrio, di Omnibus Type. Qui non ci sono lettere che non siano latine, né ci sono minuscole. Le lettere pesanti sono varie, oltre alla O: la C, la D, la R, la T, la U... Le posizioni delle minuscole sono occupate dalle variant delle maiuscole. Per ogni lettera, in pratica, si può scegliere tra la versione pesante e quella leggera, in maniera tale da rendere più costante o più movimentata la parola da scrivere.
Nessuno di questi due è quello che ho visto sulla locandina.
C’è qualcosa su Dafont che si ispira a questo genere? Mi pare di no, per fortuna, almeno tra i più diffusi.
C’è un tag che serve per trovare qualcosa del genere sui siti a pagamento?
Mi viene in mente la parola irregular, ma è ovvio che si tratta di un termine troppo vago. Vengono fuori caratteri dai bordi frastagliati, corsivi molto movimentati, lettere di diversa altezza ma uguale spessore...
Anche qualcosa di più regolare.
Il primo che mi colpisce è il Jazzy B, di Oleg Stepanov. Con lettere spigolose, senza tratti curvi, con O rettangolare, approssimativamente, e forme irregolari. Anche qua siamo senza minuscole, con le loro posizioni occupate dalle variant. Con una differenza: qui si è scelto di non mischiare le cose, le maiuscole sono tutte spesse, le minuscole sono più leggere, ma non troppo, comunque sono nerette.
Per qualche strano motivo, Myfonts non riesce a riordinare i glifi in ordine alfabetico nell’anteprima.
Altro irregolare a trovarsi prima degli altri su Myfonts è il Trango, di Juraj Chrastina. Qui ci sono anche le minuscole. Ci sono enormi e immotivate differenza tra lo spessore di lettere come b, g, o, q e tutte le altre. E c’è anche contrasto all’interno della singola lettera. Se in quelli visti finora i due fianchi della A erano pressoché uguali, qui ce n’è una spessa e una sottile. Quella spessa è quella di destra, scelta insolita a prescindere: nei caratteri come il Times New Roman è il tratto a destra ad essere più spesso.
Jazzy B e Trango hanno soltanto due tag in comune su Myfonts: fun e fancy.
Ho cercato qualcosa di simile su Google Fonts. Tra i font trendy del momento c’è il Kirang Haerang, dei Woowahan Brothers. Dove la variazione nel tratto è spropositata, specie nella O maiuscola. La quale è molto spessa, lasciando un minimo spazio bianco al centro. Il font è composto in gran parte di caratteri coreani, anch’essi basati sul principio dell’irregolarità. Le lettere coreane sono molto simili una all’altra: ad esempio ci può essere un quadrato affiancato da un numero variabile di lineette. Nell’alfabeto corretto il quadrato ha dimensioni abbastanza costanti, nel Kirang Haerang una volta è più largo, una volta più alto, una volta più spesso, una volta più sottile.
I bordi delle lettere sono pure disegnati in maniera malferma.
Gli stessi autori hanno altri tre fonts su Google, tutti display dalle proporzioni un po’ insolite.
Molto, molto più in basso troviamo il Barrio, di Omnibus Type. Qui non ci sono lettere che non siano latine, né ci sono minuscole. Le lettere pesanti sono varie, oltre alla O: la C, la D, la R, la T, la U... Le posizioni delle minuscole sono occupate dalle variant delle maiuscole. Per ogni lettera, in pratica, si può scegliere tra la versione pesante e quella leggera, in maniera tale da rendere più costante o più movimentata la parola da scrivere.
Nessuno di questi due è quello che ho visto sulla locandina.
C’è qualcosa su Dafont che si ispira a questo genere? Mi pare di no, per fortuna, almeno tra i più diffusi.
C’è un tag che serve per trovare qualcosa del genere sui siti a pagamento?
Mi viene in mente la parola irregular, ma è ovvio che si tratta di un termine troppo vago. Vengono fuori caratteri dai bordi frastagliati, corsivi molto movimentati, lettere di diversa altezza ma uguale spessore...
Anche qualcosa di più regolare.
Il primo che mi colpisce è il Jazzy B, di Oleg Stepanov. Con lettere spigolose, senza tratti curvi, con O rettangolare, approssimativamente, e forme irregolari. Anche qua siamo senza minuscole, con le loro posizioni occupate dalle variant. Con una differenza: qui si è scelto di non mischiare le cose, le maiuscole sono tutte spesse, le minuscole sono più leggere, ma non troppo, comunque sono nerette.
Per qualche strano motivo, Myfonts non riesce a riordinare i glifi in ordine alfabetico nell’anteprima.
Altro irregolare a trovarsi prima degli altri su Myfonts è il Trango, di Juraj Chrastina. Qui ci sono anche le minuscole. Ci sono enormi e immotivate differenza tra lo spessore di lettere come b, g, o, q e tutte le altre. E c’è anche contrasto all’interno della singola lettera. Se in quelli visti finora i due fianchi della A erano pressoché uguali, qui ce n’è una spessa e una sottile. Quella spessa è quella di destra, scelta insolita a prescindere: nei caratteri come il Times New Roman è il tratto a destra ad essere più spesso.
Jazzy B e Trango hanno soltanto due tag in comune su Myfonts: fun e fancy.
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