Aeiou

C’è un font che si può scaricare gratuitamente per uso personale che si chiama “_ a e i o u”.
È basato su un documento della metà del Quattrocento, scritto dall’imperatore tedesco Federico III.
Il nome deriva dal fatto che in un quaderno sul quale scriveva aveva detto che le cinque vocali, insieme ad un segno di sottolineatura speciale, erano in pratica la sua firma, il suo logo, per usare un termine moderno. Dovunque fosse comparso quel simbolo, bisognava dare per scontato che si trattava di opera sua, o voluta da lui.
Che senso aveva firmare con le vocali in ordine? Si ipotizza potesse essere la sigla di qualcosa, ma nessuno ha mai trovato un documento attendibile con la spiegazione. Si sono fatte delle ipotesi, anche molto improbabili.
Il font contiene parecchie varianti: s normale e s lunga, r normale ed r rotunda, più varie lettere con svolazzi (swashes), e la legatura tra s lunga e t.
La firma è quella di Pia Frauss, di cui Devroye riporta il vero nome e un giudizio sui suoi caratteri: “beauuuuuuutiful”.
Infatti la stessa autrice ha lavorato alla digitalizzazione di parecchie calligrafie antiche. In certi casi si tratta di operazioni più accurate dal punto di vista storico, in altri casi c’è ampio margine per il gusto personale: tipo nello Xirwena, che nasce da poche righe di bastarda fiorentina. Le lettere mancanti sono state inventate, o prese dal tedesco (le maiuscole), ma sempre nell’ottica di realizzare un testo che sembri antico.
A differenza dei parecchi tentativi gratuiti che si trovano altrove, dove la forma delle lettere è stilizzata in maniera moderna, oppure le lettere sono spaziate male, qui il testo che viene composto è molto armonioso. E le forme sono quelle che si usavano nei secoli andati.
Uno dei pregi di questi font è che l’autrice è riuscita a scrivere una lunga descrizione di come sono nati: dove ha trovato ispirazione, chi e quando ha scritto il testo di riferimento, quali particolarità ci sono, eccetera.
Tra gli altri font si trova la calligrafia della scrittrice Jane Austen, o quella di un rapporto riguardante il caso di Jack lo Squartatore.
Alcuni si trovano su Dafont (gratis per uso personale). Da cui risulta che il più gradito in questo momento è il Jane Austen, seguito dal Tagettes (elegantissima cancelleresca italiana del sedicesimo-diciassettesimo secolo, e dal Francisco Lucas (altra cancelleresca, spagnola del 500).

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