Cioccolata tipografica

Un paio di settimane fa Anonima Impressori ha aggiornato l’immagine di copertina su Facebook, mettendoci veri specimen d’epoca affiancati, sei pagine in larghezza, tre in altezza. Peccato che l’immagine è piccola, e non si leggono le etichette dei singoli font. E peccato che non abbiano neanche specificato di che cosa si tratta: è un catalogo di un’azienda ben precisa, e di un anno ben preciso, suppongo. Ma loro non l’hanno scritto, e nessuno gliel’ha chiesto (nemmeno io).
Una cosa interessante di Facebook è che permette di spostarsi in maniera imprevedibile tra le pagine di persone che condividono gli stessi gusti. Cliccando un paio di volte sulla casella Related Pages arrivo alla pagina di Inky Winke Letterpress & Design, non più aggiornata da tre anni, che a sua volta rimandava ad una notizia pubblicata su Behance: la cioccolata tipografica.
Si trattava di un progetto dell’Università di scienze applicate di Berlino, che doveva ideare un souvenir per il locale Museo delle Lettere. L’idea finale è stata una barretta di cioccolata, con le lettere in rilievo. Undici lettere dell’alfabeto, prese da famiglie completamente diverse: con grazie, senza grazie, italico, calligrafico eccetera. Oltre alla barretta hanno progettato il contenitore (plastica trasparente, per permettere di vedere il prodotto) e l’espositore (ancora con le lettere dell’alfabeto impresse su tutti i lati).
Sul sito Core 77 è possibile vedere alcuni elementi della collezione del museo delle lettere di Berlino: si tratta di enormi insegne in disuso, alcune delle quali luminose.

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