Paul Renner
Paul Renner è un disegnatore di caratteri tedesco, nato nel 1878, morto nel 1956, autore negli anni Venti del Futura, uno dei caratteri novecenteschi di maggior successo.
Su Wikipedia in inglese viene definito “type designer”, mentre Wikipedia italiano scrive “tipografo”, un termine che vale per qualsiasi persona gestisca una tipografia, a dimostrare quanto stiamo indietro in termini di cultura tipografica in Italia.
Comunque neanche nella pagina in inglese c’è la sua foto. Su Behance c’è una interessantissima rielaborazione del suo ritratto più: i contorni sono realizzati usando i caratteri disegnati da lui, in grandezze diverse. Un esempio di typography art, difficile da trovare e confrontare con gli altri: è taggato “digital art, editorial design o graphic design”, quindi finisce nella stessa categoria di cose completamente diverse. Meno di 600 visualizzazioni dal 2012 a oggi, almeno su quel sito. Comunque la categoria Graphic Design è spesso interessante, dal punto di vista tipografico.
Su Identifont la prima pagina dei font attribuiti a lui è occupata da decine di versioni del Futura. La seconda è quasi tutta dedicata al Neue Plak.
In epoca nazista Renner ebbe dei problemi, e fu costretto a rifugiarsi in Svizzera.
Fu amico dell’eminente tipografo Jan Tschichold. Di cui Wikipedia in inglese può pubblicare una foto. E che fu anche disegnatore di caratteri, tra cui il Sabon. Che pure ha una pagina su Wiki: si tratta di un normale carattere con grazie (è semplicemente una versione del Garamond).
Sotto l’etichetta Futura compaiono dei caratteri completamente diversi uno dall’altro. La versione più celebre è chiaramente un senza grazie, riconoscibile per la a ad un solo livello e la t a forma di croce. Il Futura Black è uno stencil dai tratti molto spessi, dove lo spazio interno alle lettere è ridotto a una sottile linea verticale bianca. Il Futura Display invece è caratterizzato dai tratti rettilinei: la a non è praticamente circolare come nella versione di base, ma stretta e alta, con entrambi i tratti verticali rettilinei.
Nella pagina dedicata a Renner sul sito della Linotype, compaiono anche rielaborazioni successive. C’è un Futura Script che in realtà è stato disegnato da un tale Edwin Shaar nel 1954, e un Futura Black Art Deco, che in realtà è un normale Futura Black a cui la Urw++ ha aggiunto nel 2008 delle decorazioni di vario genere (Gravur, Horizont, Reflex Duo, Diagonal... 8 tipi di decorazioni diverse). Da notare che una caratteristica di base del Futura è quella di avere la A appuntita in alto (come la M, del resto). Ma basta prendere la versione Bold, e questa caratteristica si perde. (come pure nella versione condensed).
Su Wikipedia in inglese viene definito “type designer”, mentre Wikipedia italiano scrive “tipografo”, un termine che vale per qualsiasi persona gestisca una tipografia, a dimostrare quanto stiamo indietro in termini di cultura tipografica in Italia.
Comunque neanche nella pagina in inglese c’è la sua foto. Su Behance c’è una interessantissima rielaborazione del suo ritratto più: i contorni sono realizzati usando i caratteri disegnati da lui, in grandezze diverse. Un esempio di typography art, difficile da trovare e confrontare con gli altri: è taggato “digital art, editorial design o graphic design”, quindi finisce nella stessa categoria di cose completamente diverse. Meno di 600 visualizzazioni dal 2012 a oggi, almeno su quel sito. Comunque la categoria Graphic Design è spesso interessante, dal punto di vista tipografico.
Su Identifont la prima pagina dei font attribuiti a lui è occupata da decine di versioni del Futura. La seconda è quasi tutta dedicata al Neue Plak.
In epoca nazista Renner ebbe dei problemi, e fu costretto a rifugiarsi in Svizzera.
Fu amico dell’eminente tipografo Jan Tschichold. Di cui Wikipedia in inglese può pubblicare una foto. E che fu anche disegnatore di caratteri, tra cui il Sabon. Che pure ha una pagina su Wiki: si tratta di un normale carattere con grazie (è semplicemente una versione del Garamond).
Sotto l’etichetta Futura compaiono dei caratteri completamente diversi uno dall’altro. La versione più celebre è chiaramente un senza grazie, riconoscibile per la a ad un solo livello e la t a forma di croce. Il Futura Black è uno stencil dai tratti molto spessi, dove lo spazio interno alle lettere è ridotto a una sottile linea verticale bianca. Il Futura Display invece è caratterizzato dai tratti rettilinei: la a non è praticamente circolare come nella versione di base, ma stretta e alta, con entrambi i tratti verticali rettilinei.
Nella pagina dedicata a Renner sul sito della Linotype, compaiono anche rielaborazioni successive. C’è un Futura Script che in realtà è stato disegnato da un tale Edwin Shaar nel 1954, e un Futura Black Art Deco, che in realtà è un normale Futura Black a cui la Urw++ ha aggiunto nel 2008 delle decorazioni di vario genere (Gravur, Horizont, Reflex Duo, Diagonal... 8 tipi di decorazioni diverse). Da notare che una caratteristica di base del Futura è quella di avere la A appuntita in alto (come la M, del resto). Ma basta prendere la versione Bold, e questa caratteristica si perde. (come pure nella versione condensed).
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