Skyward
In evidenza su Myfonts adesso c’è lo Skyward, “a towering typeface, for monolithtic statements”, dice lo slogan. Le lettere nello specimen sono allestite ome un’insegna luminosa di tubi al neon davanti ad un muro in mattoni. Le lettere sono scollegate una dall’altra, ed effettivamente sono molto torreggianti, cioè condensate. La A ha la cima curva e i fianchi paralleli. Anche la W è curva, come la M del Bauhaus capovolta. La M però è tradizionale. E ed H sono a vita alta, mentre A ed R a vita bassa. Pubblicato da Carmel Type (mai sentito finora), disegnato l’anno scorso da Jason Carne.Altri specimen interessanti simulano una colossale insegna allestita dalle case cinematografiche per promuovere un film, un’etichetta di pesche della California, una pubblicità turistica, ed anche un’iscrizione severa e composta, che si vede magari in un’aula del Senato, tipo.
“Sensibilità da epoca dell’Art Deco e un tocco di rifinitura moderno”, dice la didascalia. Perfetto per prodotti di lusso, chic, o campagne, insegne sulle vetrine, titoli di riviste. Disponibile in 12 stili, serif, sans, inline (che è in realtà un outline), rounded, e relative versioni oblique.
Lo stesso disegnatore ha altri tre font in download su Myfonts, tra cui l’Alchemist, un graziato display con molte lettere alternative (solo la I, mi pare, è senza variante). L’impostazione di base è quella di un alfabeto classico romano (almeno per le maiuscole), ma le varianti swash o curl possono rendere l’insegna o il logo molto originale.
La descrizione della Carmel Type parla al plurale, ma al momento mi pare che fornisca solo quei quattro font a cui ha lavorato Carne.
Alternative famose allo Skyward? Come proporzioni, mi viene in mente il Manzanita. Con la differenza che nel Manzanita mancano completamente le linee curve. A piccole dimensioni uno non ci fa caso, ma a grandi dimensioni la differenza è abissale.
“Sensibilità da epoca dell’Art Deco e un tocco di rifinitura moderno”, dice la didascalia. Perfetto per prodotti di lusso, chic, o campagne, insegne sulle vetrine, titoli di riviste. Disponibile in 12 stili, serif, sans, inline (che è in realtà un outline), rounded, e relative versioni oblique.
Lo stesso disegnatore ha altri tre font in download su Myfonts, tra cui l’Alchemist, un graziato display con molte lettere alternative (solo la I, mi pare, è senza variante). L’impostazione di base è quella di un alfabeto classico romano (almeno per le maiuscole), ma le varianti swash o curl possono rendere l’insegna o il logo molto originale.
La descrizione della Carmel Type parla al plurale, ma al momento mi pare che fornisca solo quei quattro font a cui ha lavorato Carne.
Alternative famose allo Skyward? Come proporzioni, mi viene in mente il Manzanita. Con la differenza che nel Manzanita mancano completamente le linee curve. A piccole dimensioni uno non ci fa caso, ma a grandi dimensioni la differenza è abissale.
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