Sonzogno, font disegnati a mano
Sul blog La Leggivendola c’è un articolo di due anni fa nel quale si parla della casa editrice Sonzogno. Una editor della casa editrice, rispondendo alle domande della blogger, fa i complimenti ai “bravissimi grafici dello studio Tapiro”, i quali hanno usato per la narrativa “matite davvero fresche e contemporanea” e hanno inventato progetti ad hoc “con dei font talvolta disegnati a mano”. L’intervista non approfondisce questo aspetto. Che roba è un font disegnato a mano? Vado a dare un’occhiata al sito ufficiale della casa editrice, e forse capisco di cosa si sta parlando. In evidenza, al momento c’è Il Libro della Vagina. La copertina è disegnata, il titolo è scritto in corsivo, con le lettere che si incastrano l’una nell’altra, la V che è fatta a forma di cuore. Le lettere sono diverse una dall’altra: il puntino sulla i una volta è centrato, un’altra no. Insomma, non è stato usato un font, ma la scritta è stata realizzata apposta per l’occasione.
Altri libri hanno una prima pagina scritta a caratteri un po’ traballanti, senza grazie maiuscoli (Grazie al Cielo, L’Intestino Felice). In uno c’è una sperimentazione grafica con lettere con grazie colorate in maniera diversa, avvicinate e sovrapposte tra loro. In altri tre libri invece c’è un carattere con grazie elegante racchiuso in un una casella colorata dal profilo morbido (ogni volta posizione, dimensione, proporzioni e colori diversi).
Dal punto di vista grafico le scelte sono abbastanza tradizionali. Si punta su Arial/Helvetica per i titoli, e al massimo si carica l’Open Sans dai server di Google per testi e link. Fa eccezione il logo della casa editrice, con la sua S calligrafica inconfondible.
Che roba è questo studio Tapiro? Su internet c’è un sito che si chiama studiotapiro.com, ma è vuoto. O meglio, l’involucro c’è, ed è realizzato con cura, solo che ci sono solo testi segnaposto. Con tutto questo, dal punto di vista grafico è molto carino, perché viene fatto largo uso dell’AdornS Condensed Sans, che viene caricato dai server di Typekit.
C’è un sito di uno Studio Tapiro che si occupa di communication design, basato a venezia. Fornisce solo indirizzi, numeri di telefono, e il link alla pagina Instagram. Che a sua volta rimanda al sito vuoto di cui sopra, ma almeno fa vedere qualche progetto. Ultimo aggiornamento, all’inizio di aprile, “about venetian floors”, taggato “workinprogress”, senza uno straccio di spiegazione.
Vogliamo dare un’occhiata all’AdornS? Il nome esatto è Adorn Smooth, di Laura Worthington Type. Famiglia di sette font: condensed, engraved, pomander regular e bold (calligrafici), serif, slab serif regular e bold.
La Worthington lavora nello stato di Washington, sulla costa pacifica degli Stati Uniti.
Della sua fonderia, Typekit offre ben 37 famiglie. Alle prime posizioni organizzate per “featured” ci sono solo calligrafici. Alla terza riga (da quattro famiglie ciascuna), si trova il Boucherie, lettere maiuscole, con grazie, il trattino orizzontale di E, A, G eccetera è in salita, la O ha quattro tratti rettilinei). L’Adorn Smooth si trova alla riga successiva. La versione condensed è un senza grazie. I tratti hanno spessore variabile. Gli spigoli sono morbidi e arrotondati. La A ha il fianco destro rettilineo, quello sinistro curvo.
Altri libri hanno una prima pagina scritta a caratteri un po’ traballanti, senza grazie maiuscoli (Grazie al Cielo, L’Intestino Felice). In uno c’è una sperimentazione grafica con lettere con grazie colorate in maniera diversa, avvicinate e sovrapposte tra loro. In altri tre libri invece c’è un carattere con grazie elegante racchiuso in un una casella colorata dal profilo morbido (ogni volta posizione, dimensione, proporzioni e colori diversi).
Dal punto di vista grafico le scelte sono abbastanza tradizionali. Si punta su Arial/Helvetica per i titoli, e al massimo si carica l’Open Sans dai server di Google per testi e link. Fa eccezione il logo della casa editrice, con la sua S calligrafica inconfondible.
Che roba è questo studio Tapiro? Su internet c’è un sito che si chiama studiotapiro.com, ma è vuoto. O meglio, l’involucro c’è, ed è realizzato con cura, solo che ci sono solo testi segnaposto. Con tutto questo, dal punto di vista grafico è molto carino, perché viene fatto largo uso dell’AdornS Condensed Sans, che viene caricato dai server di Typekit.
C’è un sito di uno Studio Tapiro che si occupa di communication design, basato a venezia. Fornisce solo indirizzi, numeri di telefono, e il link alla pagina Instagram. Che a sua volta rimanda al sito vuoto di cui sopra, ma almeno fa vedere qualche progetto. Ultimo aggiornamento, all’inizio di aprile, “about venetian floors”, taggato “workinprogress”, senza uno straccio di spiegazione.
Vogliamo dare un’occhiata all’AdornS? Il nome esatto è Adorn Smooth, di Laura Worthington Type. Famiglia di sette font: condensed, engraved, pomander regular e bold (calligrafici), serif, slab serif regular e bold.
La Worthington lavora nello stato di Washington, sulla costa pacifica degli Stati Uniti.
Della sua fonderia, Typekit offre ben 37 famiglie. Alle prime posizioni organizzate per “featured” ci sono solo calligrafici. Alla terza riga (da quattro famiglie ciascuna), si trova il Boucherie, lettere maiuscole, con grazie, il trattino orizzontale di E, A, G eccetera è in salita, la O ha quattro tratti rettilinei). L’Adorn Smooth si trova alla riga successiva. La versione condensed è un senza grazie. I tratti hanno spessore variabile. Gli spigoli sono morbidi e arrotondati. La A ha il fianco destro rettilineo, quello sinistro curvo.
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