Variex Light
A Città Sant’Angelo, vicino Pescara, c’è un bar che ha un’insegna molto interessante. Si chiama Rose Cafè. “Caffetteria, pasticceria, vineria”, c’è scritto accanto alla porta, con lo stesso font dell’insegna.
Si tratta di un senza grazie molto singolare. La s ha un tratto ascendente e uno discendente, come la s lunga. In pratica ha la stessa forma della f, ma senza il trattino. La a ha un solo piano, come il Futura, con la differenza che l’asta verticale è palesemente più lunga del diametro del cerchio. Anche l’asta della r si estende molto al di sopra del tratto curvo. E la n? Ha la stessa forma della maiuscola.
Vado su Identifont, rispondo al questionario, ma qualcosa non quadra. Nessuna corrispondenza esatta, mi fornisce una lista di 252 font che si avvicinano alla descrizione. Per fortuna non devo andare lontano: all’ottavo posto della lista c’è quello che stavo cercando.
Si chiama Variex, è stato disegnato nel lontano 1988 da Rudi VanderLans e Zuzana Licko. Pubblicato Emigre, si trova anche su Fontshop e Myfonts.
L’alfabeto è una cosa intermedia tra maiuscolo e minuscolo: le lettere possono avere una forma, l’altra, o entrambe. Molte lettere hanno delle varianti. Ma mentre per la A o la Q si può scegliere tra la versione maiuscola o minuscola, per altre la scelta è già stata fatta, ma si sono variati alcuni dettagli. Lettere come b, d e g per esempio sono disponibili sia con asta dritta, sia con l’ultimo tratto piegato verso l’esterno. Lettere come M e N sono disponibili solo nella loro forma maiuscola, senza varianti, mentre la e è soltanto minuscola. Anche s e y hanno delle minime varianti, che riguardano la lunghezza dei tratti.
Nella lista dei font simili Identifont mette in testa Bonatti Light, Regulator e FF Instanter Light.
Non mi ero mai imbattuto nel nome Emigre, che credo si pronunci con l’accento sulla e finale.
Il progetto nasce da una rivista di graphic design inaugurata a Sacramento, California, nel 1984. Oggi offre oltre 250 famiglie di caratteri diverse. In testa alla top ten ci sono varie versioni del Mr Eaves (senza grazie) o Mrs Eaves, con grazie. Poi troviamo Fairplex Wide, Filosofia Unicase, Base 12 Sans, Cholla Unicase e vista Slab. Il Variex si trova al settimo posto della classifica di Identifont. Rientra nella top ten, quindi.
Rudy VanderLans oltre al Variex ha disegnato il Suburban, anche questo con qualche singolarità, tipo la l che forma un occhiello anche se si tratta di uno stampatello.
Zuzana Licko, nata in Cecoslovacchia, ha lavorato al Mr Eaves, al Filosofia, al Base 12, al Dogma, ma il sito non presenta una top ten dei suoi caratteri.
Myfonts offre ben 77 famiglie diffuse da Emigre. Ai primi posti troviamo Mrs Eaves, Filosofia, Vendetta (un altro carattere con grazie, ma coi tratti un un po’ frammentati), Cholla e Tarzana (entrambi senza grazie, il primo più originale, il secondo più conservatore ma non troppo.
Il Vaiex si trova quasi alla fine (penultimo).
La fonderia offre vari dingbat. Tra cui uno con la forma dell’orologio a lancette, e le varie ore segnate. Come quelli che compaiono all’entrata dei negozi per specificare orario di apertura e chiusura.
Fonts In Use ha parecchie segnalazioni dei font Emigre: 30 del Brothers, 24 del Mrs Eaves, 12 del Vista Sans.
L’anno scorso lo staff ha postato anche una segnalazione sul Variex, apparso sulle copertine di una serie di libri-gioco.
Gli esperti si accorgono di tutto: su una delle copertine la g è modificata rispetto alla versione standard. La g originale, a un solo occhiello, ha il tratto discendente praticamente attaccato al bordo del cerchio. Sul libro per bambini è stato scelto di separare i due tratti, per ottenere una forma della lettera più consueta.
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