Fjalla One

Mi ricordavo che il Fjalla One faceva capolino sul sito di Beppe Grillo. Ci passo, e però in home page trovo i titoli in Open Sans, bold o semibold, e i testi in Verdana. Mi ricordavo male? È cambiata la grafica? No, il fatto è che se uno clicca sul titolo, la pagina dell’articolo ripropone il titolo in Fjalla One. Che è un carattere molto condensato, con le lettere strette, come l’Impact. A differenza dell’Impact, però, che è molto pesante, è un carattere leggero. L’effetto sullo schermo non mi piace granché, ma certo è un font di qualità, e si fa notare. Chiaramente il blog lo va a pescare dai server di Google.
Gli articoli sono sempre in Verdana, 14 pixel, ma con 24 pixel di line-height. C’è parecchia interlinea, insomma, che aggiunta alla linea vuota tra un paragrafo e l’altro (e paragrafi molto brevi), dà alla pagina un aspetto arioso ed elegante.
L’organo ufficiale del Movimento 5 Stelle adesso è diventato Il Blog delle Stelle, che ha un aspetto molto più banale, con titoli in Arial Bold, testi in Verdana (solo in alternativa scatta il Trebuchet). In home page il font è a dimensione 11 con 150% di line-height. Piccolo e appiccicaticcio. Nelle pagine dei singoli articol si arriva a 14 pixel, ma senza l’interlinea aumentata.
E Salvini? Salvini comunica sui social, Twitter e Facebook, che hanno il difetto di non essere personalizzabili dal punto di vista tipografico. (Che non è necessariamente un difetto, visto che social personalizzabili all’inverosimile sono praticamente scomparsi).
Certo, ha anche un sito elettorale molto curato dal punto di vista grafico, ma non è molto frequentato.
Torniamo al Fjalla One: “È un sans serif display a medio contrasto”, spiega la didascalia di Google. “aggiustato con attenzione alle restrizioni dello schermo. Può essere usato a varie dimensioni diverse, nonostante le spiccate caratteristiche display”.
Realizzato da Sorkin Type, di Eben Sorkin. Nato nel 1967, Sorkin ha studiato cultura giapponese in Massachusetts. Ha lavorato nell’industria dei videogames. La sua fonderia è ora basata a Boston.
Su Google ha caricato 13 famiglie di font. Il Fjalla è solo il secondo più popolare. Ben più usato è il Merriweather, che è un bel carattere con grazie.
Tra i display, Sorkin Type ha realizzato il Limelight (una bella versione del Broadway), il Plaster (uno stencil counterless) e il Gobin One (che sarebbe un Latin Wide).
Il più curioso è l’Autour One, “ispirato alle lettere scritte a mano sui poster di Ludwig Hohlwein”, molto adattato, in maniera da poter essere usato anche nei paragrafi sul web. Autour significa rotondo in francese, dice la didascalia.
Il sito dice che “molti dei font che abbiamo fatto per Google sono il risultato del lavoro con un disegnatore – collaboratore”. Solo dopo che sono stati testati da Sorkin Type sono stati ottimizzati per gli standard interni di Google, anche se sul sito risulta soltanto il nome del disegnatore, senza nessun riferimento a Sorkin.

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